martedì 6 marzo 2007

Personaggi/ Alessandro Zan

Nel festival della politica italiana, Alessandro Zan deve rientrare, necessariamente con i suoi 32 anni, nella sezione Giovani. In ascesa, aggiungerei.
Dietro a ogni manifestazione di un certo peso per i diritti lgbt (lesbiche, gay, bisex, transgender), si muove la mano di questo ingegnere ambientale padovano. Padova Pride (2002), Kiss2Pacs (Roma, 2004), Pacs Day (Roma, 2005). Sabato 10 marzo 2007 organizza a piazza Farnese (Roma) "Diritti Ora!", in difesa dei DiCo, ma più in generale per fermare la cascata di giudizi omofobici, che Chiesa e politica stanno allegramente dispensando in questi giorni.
Ma Zan è soprattutto noto per essere l'autore del registro comunale per le unioni di fatto, di cui la città di Padova si è dotata lo scorso dicembre. Come ha fatto? Diventando consigliere comunale nelle file dei DS. La sua storia personale è veloce. Si laurea, entra nel movimento gay Tralaltro, ne diventa presidnete, lo traghetta nell'Arcigay, si iscrive nei DS all'interno di Gayleft. Julien Sorel de noantri.
Uno dei motivi per cui la legislazione italiana lgbt è indietro rispetto ad altri paesi sta nel fatto che in Italia i movimenti non hanno ancora ben capito cosa voglia dire lottare uniti per dei diritti. Incapaci di promuovere manifestazioni unitarie, di fare lobby con i partiti politici, o soprattutto, di entrare nei partiti e smuoverli dall'interno.
Zan si muove in questa direzione. E se tra dieci anni l'Italia avrà recuperato il gap di diritti che la separa dal mondo civile, forse dovremo ricordare, e ringraziare, anche un ingegnere veneto prestato dall'elettromagnetismo ambientale a quello politico.

7 commenti:

L. ha detto...

Lui è veramente uno valido. Per le cose che ha fatto (quantità/qualità) potrebbe avere un'età stimabile di 45 anni, invece è giovanissimo. Invidiabile. Più che altro ammirabile. Ce ne fossero.. (sigh)

Anonimo ha detto...

Potresti aprire una rubrica: "Coloro che non riusciranno mai a fare carriera politica".

Smuovere i partiti in Italia? Non dimentichiamoci che la sinistra italiana è diretta erede del PCI, il partito che espulse Pier Paolo Pasolini, perche "deviato e pederasta" (Togliatti dixit), o che invitava la giovani a seguire l'insegnamento di Maria Goretti (Berlinguer dixit). Invece di Happy Days i nostri grandi dirigenti dovevano guardarsi Woody Allen.

F ha detto...

No, io sono fiducioso. A soli 32 anni è arrivato fin qui. Può essere che abbia le palle quadre e riuscire a battere quelle vecchie logiche di partito. Magari mi sbaglio ma la sinistra giovane non mi sembra abbia dei pregiudizi contro i gay.
Grillini ha scocciato (e non è stato molto efficace), spazio ai giovani.

Anonimo ha detto...

Oddio, non so quanto sia determinante Zan - e tutta la sua cricca - per i futuri equilibri della politica italiana. Alla fine Arcigay c'è da vent'anni e non mi pare si sia riusciti a ottenere lo straccio di nulla... non mi pare che l'azione politica di Zan sia rivoluzionaria rispetto a quella dei vari dirigenti Arcigay.

Forse tra dieci anni invece di ringraziare qualcuno, se continua così, sapremo a chi dare la colpa.

F ha detto...

Ammetto di non essere informatissimo sui movimenti gay, ma in questi ultimi mesi Zan mi è sembrato una nota positiva in un quadro complessivamente deludente. Aldilà di quanto conti effettivamente, mi ha dato speranza. Ho letto la sua biografia e lo ho ammirato, perché noi siamo qui a parlare, struggerci e a volte criticare dall'alto di cattedre immaginarie, mentre lui nel suo piccolo ha agito. Va incoraggiato!

Andreas Martini ha detto...

Zan, io lo considero sopravvalutato da Arcigay. Lo considero troppo "colluso" con i DS. Tant'è che considero che deve esserci una lobby gay e non una lobby con i partiti politici. Il collateralismo non ha portato niente! Solo tante operazioni di facciata.

Anonimo ha detto...

Rispondo all'ultimo commento di Andreas Martini ... mi risulta che Zan abbia lasciato i DS proprio quando stavano fondando il PD ... nessuna lobby ... prima di criticare gratuitamente informati!