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Esco dall'auditorium con la sensazione di aver ascoltato un uomo, un premio Nobel, che rimarrà sulle pagine dei libri molto a lungo. E' il dio della teoria dei giochi, servita calda ad ogni apprendista economista che si rispetti. Cosa c'è di meglio di farsela spiegare direttamente da lui? Beh, per chi ha visto A beautiful mind, dimenticate i cliché: la teoria dei giochi l'ha immaginata giocando a poker, non rimorchiando bionde al pub.
E' emozionante trovarsi davanti un uomo che racconta di aver parlato con Einstein. A Princeton, il giovane Nash, ancora studente di matematica, espose alcune teorie cosmologiche sullo spaziotempo alle quali il grande Albert rispose "You'd better go back to your books"..
A conferma che genialità fa rima con eclettismo, Nash spazia con facilità dall'economia alla matematica, alla logica . "I am interested in science, in general", spiega sorridente, rivelando che da sempre l'astrofisica è uno dei suoi principali interessi. Specialmente ora, dopo il Nobel del 1994.
La discussione si addentra nelle pieghe della geometria non-euclidea e qui la mia comprensione cade. Ma dato che noi del pubblico siamo tanti e profani, l'intervistatore (Piergiorgio Odifreddi, un logico matematico italiano, curatore del festival) porta poi l'attenzione sulla schizofrenia, per la quale Nash è tristemente famoso. In particolare, della relazione tra follia e matematica e come quest'ultima sia stata per Nash una vera ancora di salvezza per sfuggire al "delusionary thinking", allucinazioni di pensiero. "Un matematico è un logico e come uno scacchista pensa continuamente a quali errori non deve commettere per vincere il gioco, o dimostrare le proprie proposizioni. Quando questo pensiero ossessivo viene applicato alla realtà, là comincia l'allucinazione."
Ecco, forse è stata un'allucinazione anche questa serata, un fugace incontro con questo piccolo grande uomo che è un nome e un'idea. La logica occidentale spinta alle sue più estreme conseguenze: vetta della matematica e abisso della follia.
3 commenti:
Pure io ebbi la fortuna di seguire una sua lezione, parecchi anni fa.
Comunque Nash ci ha dato una ottima spiegazione: Fassino, a forza di pensare allo spirito di coalizione, è diventato schizofrenico.
Chissà perchè mi risulta più affascinante che abbia ideato il tutto giocando a poker che rimorchiando bionde... ;)
Il film è falso da capo a piedi. Nella sua biografia "Il genio dei numeri" si racconta pure che fu allontanato dall'Università perchè molestava i ragazzi.
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