venerdì 2 marzo 2007

Russia/ Dittatura in punta di piedi



Guardate bene queste immagini, perché da oggi non le vedrete più.
Da oggi, a Mosca sono proibite le manifestazioni. O meglio, la nuova legge dice "è proibito che più di due persone occupino un metro quadro di strada", il che, ovviamente, è lo stesso.
Per chi si chiede in che modo una democrazia (ma la Russia lo è mai stata davvero?) possa scivolare nel despotismo, in questo momento storico i governi di Mosca e Caracas offrono i migliori esempi.
Il Cremlino ha fatto così, piano piano, nel tempo:
- nomina governativa dei presidenti delle regioni, precedentemente eletti dal popolo
- terrorismo occasionalmente di Stato per mantenere spaventata la popolazione "sono sempre i Ceceni"..
- nazionalizzazione delle imprese energetiche
- incarcerazione dei miliardari non appartenenti alla claque di Putin, in base ad accuse pretestuose (di solito, problemi col fisco)
- nazionalizzazione di alcune reti televisive, soppressione di tv e giornali nemici, in base ad accuse pretestuose (di solito, problemi col fisco)
- educazione dei dissidenti rumorosi: assassinio di Anna Politkovskaya e Aleksandr Litvinenko
- commissione che esamina quali partiti possono correre alle elezioni e quali no
- infine, divieto di manifestazione
Viviamo nelle nostre piccole sicurezze, nei nostri piccoli lussi. A poche migliaia di km da qui, pensare è reato.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Mi viene da pensare che la Russia non sia proprio in grado di essere democratica. Inoltre, notizia di oggi: i nuovi libri di storia russi sono riscritti per demonizzare l'Occidente e pieni di assurdità del tipo: gli Etruschi erano antichi russi e la russia è più antica di Babele(???)