giovedì 1 marzo 2007

Riflessioni/ Cinema italiano o romano?

Altra riflessione innescata da Saturno contro e dai trailer che lo precedevano.
Il cinema italiano esiste oltre Roma? Può piacere o non piacere, ma mi sembra che tutto il nuovo cinema italiano sia monopolizzato da Roma, spesso anche nell'ambientazione. Ozpetek è romano d'adozione, Muccino è romano, Saverio Costanzo è romano. I tormentoni generazionali 3msc, hdtv (che tristezza..anzi, ch trstzz) come anche i manuali d'amore sono romani. Il solito Moretti è romano. Il bel Romanzo criminale è romano. Forse ne sto dimenticando altri.
Il resto d'Italia dov'è? Ovviamente, non tutte queste opere sono eccellenti. In 15 anni Roma si è messa a correre, specialmente in campo culturale e non solo economico. La mentalità dei Romani è più avanti di molti compatrioti. Roma è città aperta davvero.
Una volta Roma ladrona era la zavorra del paese. Mi sembra che si sia tutto rovesciato. L'Italia è diventata un fardello per Roma.

5 commenti:

Anonimo ha detto...

Io proporrei un bel film girato nelle nebbiose vie di Milano. Oppure d'estate, con quel caldo appiccicoso. Una città brutta (in senso ampio) non ispira creatività.

L. ha detto...

Un po' provocatorio... giusto un po', eh?
Su "la mentalità dei romani è più avanti di molti compatrioti".. beh se ti confronti con un contadino della pianura padana ok; mi sembra pure un po' banale: roma è una grande città e tenta di essere cosmopolita, è normale che la mentalità dei romani sia un po' più aperta rispetto alla mentalità - che ne so - dei sassolesi. Ma la chiudo qui.
Sul discorso del cinema. E' un po' normale che sia cosi. Intendo dire che a Roma esiste una tradizione cinematografica, nata anni fa grazie a Cinecittà e che un po' si trascina. Mi spiego meglio, Roma è l'unica città in cui un ragazzo, se vuole, può arrotondare facendo la comparsa in un film. E' normale che si cresca con un po' il mito del cinema, e su cento che ci provano è probabile che uno ce la possa fare. Questo è un discorso, se vuoi, l'altro (banale, se vuoi) è lo stesso per cui tutte le compagnie di cellulari scelgono testimonial romani (de sica, totti, amendola); c'è stata una sorta di studio sociale che identificava il romano come "l'italiano medio simpatico" o qualcosa del genere, allo stesso modo al pubblico piacerà vederlo sul grande schermo..
Chiudo con una banalità. La domanda migliore è "il cinema italiano esiste?", punto. Scusa lo sfogo, da uno che ha provato a lavorarci, nel cinema, e (ancora) non è proprio riuscito bene bene..

L. ha detto...

mado' quanto so' pesante...

F ha detto...

Sicuramente cinecittà ha il suo peso. Ma ad esempio qualche anno fa era in corso una specie di wave emiliana, che appare scomparsa.. adesso tanti registi sono romani e anche l'immagine di roma in italia è cambiata. addirittura ispira simpatia ed è "trendy". secondo me questo ha a che fare col fatto che l'intera città è cambiata. nelle arti oltre il cinema, nell'economia, nelle mentalità.

x tit:
ma milano 30 anni fa non era la capitale italiana della cultura?

Anonimo ha detto...

Hai detto bene ... 30 anni fa. Oggi è la capitale di niente.