mercoledì 17 dicembre 2008

Cambiare Idea su Alemanno (e Veltroni)


Mesi fa, ero stato molto duro con Gianni Alemanno, il sindaco di Roma.

Nei suoi primi mesi di governo, Alemanno sembrava che disfacesse molte eredità positive della giunta Veltroni: strisce blu, opere pubbliche, Notte Bianca.

Eppure, con il passare del tempo, le scelte di Alemanno sono apparse più chiare, così come il lascito del centrosinistra.

Le strisce blu sono state ripristinate, su una base più equa. I progetti chiave del trasporto pubblico (linee metro B1, C e D) non sono stati né bloccati né rallentati.

Ma tutto questo sono briciole.

Le inchieste di Report sul Piano Regolatore di Roma e sulla gestione dell'immondizia hanno mostrato chiaramente che l'enorme deficit di 10 miliardi lasciato da Veltroni, non è la solita propaganda sparata dalla destra quando sale al governo. Le inchieste mostrano come la sinistra romana abbia abdicato ad essere sinistra, dando l'impressione di servire gli interessi di palazzinari come Caltagirone (pardon, Re di Roma), e altri privati come Cerroni (per i rifiuti, alias Oro di Roma) e Romeo (per la manutenzione delle "strade d'oro"), piuttosto che l'interesse pubblico collettivo.


Appalti milionari per costruire una rete di potere (forse il famoso Modello Roma?) in barba a elementari esempi di gestione economica offerti da altre capitali europee. Con quale credibilità il PD di Veltroni può parlare di "risolvere i problemi degli affitti", quando a Roma ha saputo nell'ordine:

non creare partnership pubbliche-private nella costruzione di nuovi alloggi per calmierare i prezzi; non costruire case da affittare, ma cubature da vendere; non promuovere una nuova architettura eco-sostenibile e giovani talenti (i privati costruiscono in modo identico al minor costo senza esternalità positive per la collettività); affidare tutto ai privati per incassare qualche soldo in "oneri di concessione", con l'effetto di creare nuovi quartieri in mezzo al nulla, senza infrastrutture di collegamento decenti.


Come può ergersi il PD a difensore dell'ambiente?, quando a Roma ha rinunciato a constrastare lo strapotere di un monopolista privato (!) sulla gestione dei rifiuti con evidente sfregio nei confronti dell'ambiente, la salute dei cittadini di Malagrotta e le tasche di tutti i contribuenti romani che pagano le tasse sull'immondizia molto più di quello che sarebbe necessario se il monopolio fosse pubblico anziché privato (come insegna Economics 101).


Come può Veltroni parlare di questione morale? quando a Roma la manutenzione stradale costa 80.000 euro al km contro i 5.000 di Bologna?


Nell'ultimo caso, Alemanno ha stracciato l'appalto con Alfredo Romeo, sta ripianando dolorosamente il bilancio comunale, mostrando un senso di responsabilità economica.

Intervistato da Report, ha dichiarato di volere che il Comune costruisca una discarica di sua proprietà, in modo tale da passare gradualmente ad una gestione pubblica dei rifiuti.

Alemanno si è finora mostrato molto lontano dagli interessi dei palazzinari, e all'epoca era stato molto scettico sul Piano Regolatore.


In breve, Alemanno si sta rivelando un bravo gestore della cosa pubblica. Non c'è che da augurarsi che continui così e che mantenga le promesse fatte sui rifuti e le case popolari, nonostante i vincoli di bilancio.

martedì 9 dicembre 2008

Imperialismi/ Risolvere il NIMBY all'Italiana

Penisola di Karaburun, ospiterà il parco eolico italiano


Abbiamo bisogno di fonti alternative di energia. Ma le centrali eoliche deturpano i paesaggi! E che se ne fa di tutte le ville in Toscana?
Abbiamo bisogno di nuovi gassificatori. Ma, per carità, lontano dalla mia spiaggia: Not In My BackYard!

Perché preoccuparsi? Facciamo tutto in Albania!

giovedì 4 dicembre 2008

Raphael - Les Petits Bateaux

Pourquoi le temps qui passe
nous dévisage et puis nous casse?
pourquoi tu restes pas avec moi?
pourquoi tu t'en vas?
pourquoi la vie et les bateaux
qui vont sur l'eau ont-ils des ailes?
pourquoi les avions s'envolent
bien plus haut que les oiseaux?
pourquoi que les étoiles
sont-elles là-haut suspendues?
pourquoi le ciel est-il si haut?
pourquoi alors?

Et un autre jour s'en va
tourne et tourne et ne s'arrête pas
et un autre jour s'en va
dans cette petite vie
je voudrais pas crever d'ennui

Regarde le vent emporte tout,
même ce qu'il y a de plus beau
et les sourires et les enfants
avec les petites bateaux
pourquoi même
les nuages veulent pas rester ici?
si j'étais eux je marcherais vite
je ferais pas d'économies

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Perché il tempo che passa
ci fissa con insistenza e poi ci spezza?
Perché non resti con me?
Perché te ne vai?
Perché la vita e le barche
che vanno sull'acqua, hanno le ali?
Perché gli aerei spiccano il volo
molto più in alto che gli uccelli?
Perché le stelle
sono sospese lassù?
Perché il cielo è così alto?
Perché allora?

E un altro giorno se ne va
gira e gira e non si ferma
e un altro giorno se ne va,
in questa piccola vita
vorrei non morire di afflizione.

Guarda il vento porta via tutto,
anche quel che c'è di più bello
e i sorrisi e i bambini
con le barchette di carta
Perché perfino
le nuvole non vogliono restare qui?
Se fossi in loro, camminerei svelto
non farei economie.

lunedì 1 dicembre 2008

Momenti di Pericolo in Svizzera

Due uomini urlano concitatamente, una donna cerca di trattenere il suo fidanzato dall'alzare le mani. Dei vasi rotti e della terra sul pavimento della Coop.
La situazione precipita. La fiorista Coop non sa bene che fare, muovendo passi incerti verso l'uno e verso l'altro.
E mentre la direzione adotta non chiari provvedimenti di emergenza gridandoli all'altoparlante, ecco la strategia di difesa della neutrale Confederazione svizzera.

Le cassiere non battono più alla cassa, le mamme si bloccano e i bambini che piangono si azzittiscono dentro i carrelli. Tutti quanti si dispongono in cerchio intorno ai litiganti a osservare la scena, passanti curiosi sbirciano dalla porta scorrevole all'uscita, cautamente, senza entrare.
Tutto si congela ma non si tratta di un flash mob.

Due esseri umani svizzeri litigano e gli istinti primordiali di sopravvivenza, quelli tipici dei lemuri e di altri piccoli roditori, prendono il sopravvento. Tutti immobili, a guardare, senza agire, né parlare, studiando la situazione, come tanti coniglietti spaventati. La migliore tattica, di fronte agli orsi grizzly e altri predatori, è quella di fingersi morti.

Giorni fa, in tram, stessa scena. Due ragazzi ubriachi, urlano un po' tra di loro. Si crea il vuoto intorno. La folla su due ali, a 5 metri di raggio dall'epicentro, si dispone dentro il vagone come un tappo che argina la confusione. Curiosa, in allerta. Semplicemente incredula che la pace svizzera sia stata violata.