mercoledì 7 marzo 2007

Bosnia Erzegovina/ Lezioni di Storie

"Non mi piace la storia, non mi appassiona sapere cosa accadde secoli fa"
Sentire queste parole dalla bocca di un mio amico oggi, mi spinge a scrivere questo post:

Gli accordi di Dayton che posero fine alla guerra nell'ex Iugoslavia, spartirono la repubblica di Bosnia Erzegovina in due entità subautonome, la Repubblica Serba e la Federazione Croato-Bosniaca. I confini amministrativi sono tortuosi. Disegnarli fu difficile, perché la popolazione bosniaca era col tempo diventata piuttosto mescolata grazie ai matrimoni misti e la maggior parte della popolazione, prima dell'arrivo a Belgrado di Milosevic, si dichiarava nei censimenti "semplicemente iugoslava".

Pochi giorni fa la Corte dell'Aia ha sentenziato che il massacro di Srebrenica compiuto contro i Bosniaci da parte dei serbo-bosniaci fu genocidio, ma che il governo di Belgrado non può dirsi responsabile. Questo perché i serbo-bosniaci non erano guidati direttamente dalla Serbia. Tuttavia, la Serbia non fece nulla per evitarlo e solo di questo deve essere colpevole.

La sentenza ha scontentato tutti. Forse se Milosevic non fosse morto durante il processo e i criminali di guerra Karadzic e Mladic fossero stati consegnati all'Aia, il governo di Belgrado sarebbe stato considerato colpevole di genocidio.

In un anno o poco più, le forze di pace dell'Unione Europea se ne andranno, e le fragili istituzioni di Dayton dovranno dimostrare di resistere alla pressione che viene dall'interno. Il problema dov'è?
Non esiste un sistema scolastico unificato (del resto, non c'è nemmeno un'unica polizia) e serbi croati e bosniaci studiano diverse storie in base a da quale parte del confine si trovano.
La guerra ha lasciato l'odio a chi l'ha vissuta, Dayton a chi, più giovane, l'ha studiata. Un'occasione per superare le ferite etniche è stata incredibilmente perduta e non ci dovremo stupire se tra un anno tornerà la guerra civile su Sarajevo.
Il ponte di Mostar sulla Neretva, simbolo di odio e unione, sarà distrutto ancora una volta?
Nel video qui sotto, il professor Remy racconta ancora l'invariabile storia di odio umano.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Non sapevo ti interessasse la storia della ex-Jugoslavia. Proprio ora, sto seguendo la lezione di un prof Croato sul processo a Milosevic. E' molto più complesso di quanto la gente comune ritenga. Bisogna guardare la cosa come insiders e, contemporaneamente, come outsiders. Se fossi potuto andare all'Aja, avrei visto tutto questo da vicino.

FYI, comunque, sappi che ho assistito a un'udienza di Milosevic. Affascinante. Te la racconterò.

L. ha detto...

Ma al tuo amico non interessava la storia di secoli fa, magari un po' fatti accaduti quando era già nato si...

Oh, per sdrammatizzare. L'affermazione è agghiacciante.