venerdì 25 maggio 2007

Controcorrente/ La speranza si chiama Montezemolo

Se il discorso che Luca Cordero di Montezemolo ha tenuto ieri al congresso di Confindustria è stato percepito come una discesa in campo e accolto come un segnale preoccupante di mal auspicio dalla maggior parte dei commentatori, io sono in totale disaccordo.

L'Italia vive intrappolata nel berlusconismo da quasi 15 anni e la presenza del Montezuma nazionale nella nostra politica è una delle poche chances che la destra italiana ha di riformarsi in chiave moderna ed europea. E questo sarebbe un bene indubitabile.

Un avversario finalmente presentabile, competitivo per serietà e competenza, sarebbe davvero utile per il rinnovo dell'attuale gruppo dirigente della sinistra, e forse saprebbe togliere spazi al centro per il PD, spingendolo più a sinistra.

Auguriamogli di uscire dal bagagliaio della Fiat e di non rientrare dal finestrino.

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