giovedì 8 febbraio 2007

Personaggi/ Francesco Rutelli


Ripercorrere la vita di Rutelli è facile, le tappe sono 3:
- dal 1980 al 1989 è nei Radicali, ne diventa anche segretario, e non esita a esporre in Parlamento striscioni anti-Vaticano, quando Craxi rinnova nel Concordato con la Chiesa i Patti Lateranensi di Mussolini.
- diventa Verde nei primi anni '90, e nel '93 sconfigge Fini diventando sindaco di Roma, fino al 2001. Organizza con successo il Giubileo cattolico e l'anno successivo sfida Berlusconi alle elezioni, perdendo
-Pur avendo perso, rimane alla guida dell'Ulivo. Mentre Prodi è lontano alla Commissione europea di Bruxelles, Rutelli scala il partito della Margherita (fondato da Prodi su linee progressiste), ottiene la leadership e spinge il partito su posizioni molto vicine alla Chiesa.
Rutelli è un uomo furbo, ha cambiato casacca più volte. Si dice che chi cambia idea è saggio, ma aggiungo io, non se rivolta totalmente se stesso come una girandola impazzita. Non credo che si possa essere clericali e anticlericali in un'unica vita. Posso capire però che il suo interesse è il potere in sé per sé. E' ambizioso, lui. Come la maggior parte dei politici.
La sua ambizione fine a sé stessa rivela superficialità nelle idee. Ora che ha raggiunto la vetta, dimostra di non aver alcun progetto di leadership, se non la continua ricerca del consenso.
Ed è qui che spiega le ali l'ottusità politica dell'uomo: convincersi che il futuro del Paese è con la Chiesa, non rendersi conto che le città, i giovani, i professionisti, insomma gli elementi più dinamici del paese, sono interessati ad altro. Vogliamo altro nel nostro futuro. Siamo oltre tutte le ideologie. Di destra, di sinistra e anche di parrocchia.
Ma Rutelli il suo potere non lo usa per persuadere e guidare. Sarebbe forte, e tipico del leader. E' un insicuro che ha solo paura di perdere.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Sei troppo duro.

F ha detto...

duro??