domenica 25 febbraio 2007

Città del Vaticano/ Il divino dimezzato

Ho apprezzato Ezio Mauro quando ha sostenuto che il dio di Ruini è diventato un dio di destra. Ancor più, quando ha difeso le sue tesi in una puntata di Otto e mezzo. In poche parole, Mauro sostiene che si sta formando una silenziosa alleanza politica tra gerarchie ecclesiastiche e partiti di centrodestra, in quanto avvicinati da comuni obiettivi. Inoltre, la destra, mancando di un pensiero forte, trova conveniente adottare quello della chiesa accanto ad altri ideali come il nazionalismo e il facciamounpocomecazzociparismo.
Mauro non vede di buon occhio il nuovo dio di destra.
Io sì.
Ogni volta che l'Italia è di fronte a un importante tentativo di riforma proveniente dall'esterno, puntualmente escono allo scoperto quelli che sostengono "che l'Italia è diversa", "le sue condizioni uniche" (e deduco, implicitamente immutabili). Uno di questi particolarismi è il consenso di cui la Chiesa ha goduto (e gode) nel nostro paese, tra tutte le forze politiche. Con l'eccezione dell'aborto e del divorzio (che ormai possiamo considerare sfortunati incidenti di percorso), in Italia la Chiesa è stata una presenza super partes per più di 50 anni che ha dettato norme di condotta morale e politica, nel bene e nel male. Ok, esisteva la Dc, ma il Vaticano era la Chiesa sia delle teste fasciate che degli hippy cattocomunisti. Pur in lento declino, la Messa delle 12 è tanto italiana quanto un piatto di pasta, nell'immaginario dei più.
Chi si stupisce o prende a modello la catolicìsima Spagna, dimentica un fatto cruciale, ossia la collaborazione decennale delle gerarchie con il regime di Franco. Chi era contro Franco, era contro il Vaticano. Oggi essere socialista in Spagna significa essere anticlericale. E come potrebbe essere altrimenti se i tuoi genitori dissidenti venivano incarcerati e torturati con la benedizione dei vescovi?
La strategia di Ruini è piuttosto miope. Nel lungo periodo, porta ad una polarizzazione della fede. Il che vuol dire anche la perdita di un consenso generalizzato. Tra 20 anni ricorderemo con un sorriso sarcastico questi primi anni del nuovo millennio come quelli delle grandi ingerenze papali e della morte del dio di sinistra.
Tutto sommato, sarà più semplice diventare un paese normale con un dio a metà.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Concordo pienamente con la tua analisi. Però non credo gli italiani siano tanto stupidi da non accorgersi che quella attuale è proprio ingerenza. Abbiamo delle forti correnti anticlericali anche in Italia, solo che esitano a esprimersi e a portare avanti le proprie battaglie in modo ufficiale ed energico.

Non ci resta che aspettare....

Anonimo ha detto...

Sin dall'inizio ero molto fiducioso sul pontificato di Ratzinger. Devo ammettere che però B16 è andato oltre ogni più rosea previsione. Mi è sempre piaciuto perchè è un papa fascista, come quelli di una volta.

Per noi laici la strategia migliore è quella di ignorarlo. E' la cosa peggiore che si possa fare al Vaticano.