venerdì 29 giugno 2007

Portogallo, la Balia sulla Culla

Tra due giorni Angela Merkel passerà il testimone della presidenza UE a José Sòcrates, il primo ministro portoghese.
Per il giovane socialista, non sarà un lavoro semplice portare a compimento la CIG, ossia la conferenza intergovernativa che trasformerà in trattato le decisioni negoziate la settimana scorsa durante il Consiglio Europeo. Già, perché Jaroslaw Kaczynski (il primo ministro, quello più stronzo) ha già annunciato che la Polonia vuole rimettere le carte in tavola e negoziare ancora, su quello che resta dell'abortita Costituzione UE.
Riconoscendo l'euroentusiasmo del popolo polacco, mi ripeto defilippicamente che ha da passà a nuttata. Certo è che i gemelli Kaczynski sanno risvegliare istinti xenofobi anche nel più moderato degli Europei.
Il placido Portogallo, in Europa da 21 anni, si spera possa essere un esempio per la Polonia, nonostante le attuali (gravi) difficoltà economiche. Un Paese agricolo, conservatore, fortemente cattolico, che faticosamente vede consolidarsi la propria democrazia dopo gli anni della dittatura. Che lentamente assiste all'evoluzione liberale della propria società. Che ha saputo ritagliarsi un proprio spazio nella diplomazia europea con umiltà e sapienza, nonostante le piccole dimensioni. Nonostante soli 24 seggi parlamentari a fronte dei 54 polacchi.
E che ha compreso che i propri interessi nazionali non possono che coincidere con quelli dell'intero continente.

1 commento:

Anonimo ha detto...

secondo me i Kaz...qualcosa per fortuna non rappresentano l'intero popolo polacco. Se fanno risvegliare gli istinti xenofobi, allora siamo come loro. Non credi?