Di solito, se un primo ministro e un presidente della repubblica appartengono allo stesso partito, si storce il naso. Se sono familiari, si grida allo scandalo. La Polonia ha fatto di meglio: ha piazzato ai più alti vertici dello Stato due gemelli omozigoti, Lech e Jarosław Kaczyński, i leader del Prawo i Sprawiedliwość (Legge e giustizia). La resistibile ascesa del duo ha inconsapevole inizio nel 1962, quando i due interpretano O dwóch takich, co ukradli księżyc (I due che rubarono la luna), film tanto amato in patria, quanto ignorato oltre l’Oder-Neisse.
Quarant’anni più tardi la Polonia è libera (e può vedere anche più film, forse migliori), ma la transizione politica è un disastro. Gli ex-comunisti scendono e salgono al potere, la Solidarność di Wałesa è allo sbando, la burocrazia e la giustizia appaiono ai Polacchi irrimediabilmente corrotte. Il Paese entra nell’UE nel 2004, ma oltre gli scintillanti grattacieli di Varsavia il paese resta profondamente rurale, ancorato alla tradizione e alla religione cattolica, con i giovani emigrati a Roma e Londra, i vecchi a coltivare appezzamenti di terra troppo piccoli per resistere alla globalizzazione.
Nel frattempo il piccolo Jarosław è diventato sindaco di Varsavia, si fa notare per il suo populismo ma anche per la sua “integrità morale”. Dopo aver escluso la possibilità di un gay pride, alcuni manifestanti sono massacrati di botte da attivisti di destra, sotto lo sguardo di una polizia inerte. Commenti? “Se la sono cercata”. Alla Polonia profonda, però, questo piace.
Nel 2005 gli ex-comunisti crollano sotto il 10% dei voti e gli elettori mandano al governo Legge e Giustizia, in una coalizione con SamoObrona (Autodifesa…) e la Lega delle Famiglie Polacche. I Bossi e Buttiglione de noantri. I gemelli non perdono tempo. Scatta la caccia alle streghe nella Pubblica amministrazione. I servizi segreti, covo di spie rosse, vengono abrogati e ricostituiti. I Kaczynski (la cui vera mente si dice sia Jaroslaw, il Primo ministro) attaccano la Germania ogni due per tre, annullano incontri bilaterali, richiedono risarcimenti bellici. Licenziano il Governatore della banca centrale migliore dell’Europa orientale, perché troppo “indipendente”. Propongono un emendamento costituzionale sull’esempio del Texas che sottolinei che il “matrimonio è l’unione di un uomo e una donna”. Si attirano le critiche del Parlamento UE per violazioni dei diritti umani di gay e rom, altra minoranza molto amata sulla Vistola. Già, l’UE. Inutile dire che i gemelli sono anche i governanti più euroscettici d’Europa. Scusate se ogni anno vi diamo decine di miliardi di euro in fondi di coesione.
Si stuferanno i Polacchi? Per ora sono ancora in luna di miele con Jaroslaw (che, tra l’altro, a 50 anni suonati vive ancora con mammà e i maligni dicono che per capire la sua omofobia non è necessario Freud..). Come diceva Montanelli, per ogni paese il suo miglior vaccino è la malattia.
Quarant’anni più tardi la Polonia è libera (e può vedere anche più film, forse migliori), ma la transizione politica è un disastro. Gli ex-comunisti scendono e salgono al potere, la Solidarność di Wałesa è allo sbando, la burocrazia e la giustizia appaiono ai Polacchi irrimediabilmente corrotte. Il Paese entra nell’UE nel 2004, ma oltre gli scintillanti grattacieli di Varsavia il paese resta profondamente rurale, ancorato alla tradizione e alla religione cattolica, con i giovani emigrati a Roma e Londra, i vecchi a coltivare appezzamenti di terra troppo piccoli per resistere alla globalizzazione.
Nel frattempo il piccolo Jarosław è diventato sindaco di Varsavia, si fa notare per il suo populismo ma anche per la sua “integrità morale”. Dopo aver escluso la possibilità di un gay pride, alcuni manifestanti sono massacrati di botte da attivisti di destra, sotto lo sguardo di una polizia inerte. Commenti? “Se la sono cercata”. Alla Polonia profonda, però, questo piace.
Nel 2005 gli ex-comunisti crollano sotto il 10% dei voti e gli elettori mandano al governo Legge e Giustizia, in una coalizione con SamoObrona (Autodifesa…) e la Lega delle Famiglie Polacche. I Bossi e Buttiglione de noantri. I gemelli non perdono tempo. Scatta la caccia alle streghe nella Pubblica amministrazione. I servizi segreti, covo di spie rosse, vengono abrogati e ricostituiti. I Kaczynski (la cui vera mente si dice sia Jaroslaw, il Primo ministro) attaccano la Germania ogni due per tre, annullano incontri bilaterali, richiedono risarcimenti bellici. Licenziano il Governatore della banca centrale migliore dell’Europa orientale, perché troppo “indipendente”. Propongono un emendamento costituzionale sull’esempio del Texas che sottolinei che il “matrimonio è l’unione di un uomo e una donna”. Si attirano le critiche del Parlamento UE per violazioni dei diritti umani di gay e rom, altra minoranza molto amata sulla Vistola. Già, l’UE. Inutile dire che i gemelli sono anche i governanti più euroscettici d’Europa. Scusate se ogni anno vi diamo decine di miliardi di euro in fondi di coesione.
Si stuferanno i Polacchi? Per ora sono ancora in luna di miele con Jaroslaw (che, tra l’altro, a 50 anni suonati vive ancora con mammà e i maligni dicono che per capire la sua omofobia non è necessario Freud..). Come diceva Montanelli, per ogni paese il suo miglior vaccino è la malattia.
Altri 20 anni e una Polonia più giovane e prospera, in pace con se stessa e con l’Europa, forse avrà meno paranoia al potere.
4 commenti:
La Polonia sta alla Germania come il Vaticano sta all'Italia. Con la differenza che, in Germania, se ne fregano di ciò che dicono i gemelli Kaczynski.
Sì, sembrano infastidirsi quanto un cavallo con una mosca..e con quella punta di imbarazzo che puoi provare se gli insulti arrivano da un partner UE..
(a proposito di Germania: in vacanza in Italia? ..shinystat..)
Sono, polaca, studentessa d'italianistica presso Universita' di Varsavia. Devo dire che non tutti i polacchi amano i gemelli Kaczynski. Spesso ci verognamo di tutto questo che loro fanno.
Italianistyka,
questo post è di febbraio 2007. Nel frattempo, voi Polacchi vi siete rivelati intelligenti e avete già cacciato Jaroslaw e probabilmente nel 2010 manderete a spasso anche Lech.
Noi Italiani nel frattempo abbiamo rieletto Berlusconi per la terza volta.
Siamo noi quelli che si devono ancora vergognare, non preoccuparti! :)
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