mercoledì 28 febbraio 2007
Dittature/ Fasci di Ismi
Sìgur Ròs/ Viðrar vel til loftárása
"..siamo corsi alla fine del mondo, abbiamo corso alla ricerca, abbiamo scalato grattacieli, che poi sono esplosi.."
lunedì 26 febbraio 2007
Ricordi/ Fine degli Esami
Ricordo quel pomeriggio di dicembre, il mio primo esame. Studiavo fisica. Avevo paura ma Montefusco comprese la mia ansia davanti alle equazioni differenziali e sorridendo con le guance perennemente rosse, mi diede un 26 di incoraggiamento. Il primo voto. Poi l’inverno, la broncopolmonite e 3 settimane a letto che tagliarono le gambe al mio sogno da fisico. L’intervento provvidenziale del prof Bachelet. Senza il suo aiuto non mi sarei mai ripreso. Quando sentivo tutto precipitare, ha tirato fuori di me il coraggio di cambiare e passare ad economia. La primavera a lavorare, in attesa del nuovo inizio a settembre. L’estate più turbolenta della mia vita. Capelli biondi e nuovi sentimenti da esplorare. Autunno, economia politica. Solo tra 1600 persone, tentativi di amici che mi frustravano ancora di più, mi sentivo così solo. La burocrazia massacrante. I baroni dietro le cattedre. L’operazione ad aprile. Temevo di rivivere l’incubo dell’anno precedente, mentre i giorni scivolavano fuori dei vetri dell’ospedale. Non sapevo più se amavo l’economia. Non sapevo più che fare, avevo già lasciato la fisica a malincuore. Agosto, l’amore mi ha trascinato a Londra. Inaspettatamente mi ritrovo alla London School of Economics, a studiare di Europa circondato da sterline. Londra, spartiacque. Capisco che Sapienza non vuol dire economia. Che c’è altro. Fiducioso.
Alla fine del tunnel, la luce. La rincorsa è finita. Guardavo oggi la mano del professore, disegnare sul foglietto il mio ultimo lasciapassare. Un paio di mesi a scrivere la tesi e poi sarò davvero fuori. Non credevo! La Sapienza è stata un incubo per me. Ora posso finalmente usare il verbo al passato. Non so cosa mi aspetta il futuro, dove andrò, ma sono emozionato e sento quante opportunità ci sono, lì davanti a me. Tutte per me, aspettano solo di essere colte...
domenica 25 febbraio 2007
Città del Vaticano/ Il divino dimezzato
sabato 24 febbraio 2007
Libertines/ Time for heroes
Giovane Pete Doherty.. quando ancora non c'era Kate Moss, ma l'amica eroina sì.
A volte vorrei una vita senza freni, così.
giovedì 22 febbraio 2007
La mia proposta
mercoledì 21 febbraio 2007
Good Bye Left
Irlanda/ Civil Unions Bill 2006
martedì 20 febbraio 2007
Patrick Wolf/ Teignmouth (live)
Testo e traduzione:
http://dl8.ohshare.com/v/1854668/teignmouth.txt.html
Personaggi/ I terribili gemelli Kaczyński
Quarant’anni più tardi la Polonia è libera (e può vedere anche più film, forse migliori), ma la transizione politica è un disastro. Gli ex-comunisti scendono e salgono al potere, la Solidarność di Wałesa è allo sbando, la burocrazia e la giustizia appaiono ai Polacchi irrimediabilmente corrotte. Il Paese entra nell’UE nel 2004, ma oltre gli scintillanti grattacieli di Varsavia il paese resta profondamente rurale, ancorato alla tradizione e alla religione cattolica, con i giovani emigrati a Roma e Londra, i vecchi a coltivare appezzamenti di terra troppo piccoli per resistere alla globalizzazione.
Nel frattempo il piccolo Jarosław è diventato sindaco di Varsavia, si fa notare per il suo populismo ma anche per la sua “integrità morale”. Dopo aver escluso la possibilità di un gay pride, alcuni manifestanti sono massacrati di botte da attivisti di destra, sotto lo sguardo di una polizia inerte. Commenti? “Se la sono cercata”. Alla Polonia profonda, però, questo piace.
Nel 2005 gli ex-comunisti crollano sotto il 10% dei voti e gli elettori mandano al governo Legge e Giustizia, in una coalizione con SamoObrona (Autodifesa…) e la Lega delle Famiglie Polacche. I Bossi e Buttiglione de noantri. I gemelli non perdono tempo. Scatta la caccia alle streghe nella Pubblica amministrazione. I servizi segreti, covo di spie rosse, vengono abrogati e ricostituiti. I Kaczynski (la cui vera mente si dice sia Jaroslaw, il Primo ministro) attaccano la Germania ogni due per tre, annullano incontri bilaterali, richiedono risarcimenti bellici. Licenziano il Governatore della banca centrale migliore dell’Europa orientale, perché troppo “indipendente”. Propongono un emendamento costituzionale sull’esempio del Texas che sottolinei che il “matrimonio è l’unione di un uomo e una donna”. Si attirano le critiche del Parlamento UE per violazioni dei diritti umani di gay e rom, altra minoranza molto amata sulla Vistola. Già, l’UE. Inutile dire che i gemelli sono anche i governanti più euroscettici d’Europa. Scusate se ogni anno vi diamo decine di miliardi di euro in fondi di coesione.
Si stuferanno i Polacchi? Per ora sono ancora in luna di miele con Jaroslaw (che, tra l’altro, a 50 anni suonati vive ancora con mammà e i maligni dicono che per capire la sua omofobia non è necessario Freud..). Come diceva Montanelli, per ogni paese il suo miglior vaccino è la malattia.
Altri 20 anni e una Polonia più giovane e prospera, in pace con se stessa e con l’Europa, forse avrà meno paranoia al potere.
sabato 17 febbraio 2007
venerdì 16 febbraio 2007
Harvard/ Hasty Pudding 2007
..non so se è più facile ottenere la laurea o il budino di Harvard..
Personaggi/ Ségolène Royal
“Segò”, come la chiamano i media, è nata a Dakar in Senegal, figlia di un militare francese dei Vosgi. Un uomo che in nove anni ha fatto sfornare alla moglie “5 figli e 3 femmine”, tanto per dare l’idea. Conservatore e cattolico quanto solo un reazionario della Vandea potrebbe essere, era violento con la moglie e si opponeva a che le sue femmine studiassero. Segolene aveva altri piani però. Studia duro e riesce ad essere ammessa alla Sciences Po, una delle università più elitarie di Parigi. Fa causa al padre, perché non voleva concedere né il divorzio alla moglie né il mantenimento per gli studi dei figli. Uscita di casa, Segolene non avrebbe mai più rivisto la faccia del padre, morto di cancro nell’81.
Dopo scienze politiche, la giovane Segolene entra all’ENA, la scuola nazionale d’amministrazione che sforna politici francesi dai tempi di Napoleone. Là conosce il suo compagno, François Hollande, l’attuale presidente del Partito Socialista Francese. Nei circoli politici parigini si fa notare ben presto e nell’82, appena trentenne, diventa consigliere di Mitterrand, l’allora presidente della repubblica. Da allora il suo cursus honorum non si è più fermato e attualmente è la presidente della regione del Poitou-Charentes. Ma l’imprevedibile deve ancora arrivare.
Un anno fa, forte dei sondaggi che la acclamano tra i politici più popolari di Francia, Segolene scavalca il suo partito, va in tv e si candida alle presidenziali del 2007, prima donna a farlo. Hollande la aiuta nell’ombra, vince la ritrosia dell’ala dura e pura del PS e organizza le prime primarie della storia francese, che, ovviamente, Segolene stravince.
Amata nelle campagne della provincia profonda (le stesse che affossarono la Costituzione UE nel 2005), la Royal non è molto amata dai tecnocrati e soprattutto dalla frangia sinistra del suo partito. Da più parti le è stato chiesto gentilmente “di far posto”, ché “le donne hanno di meglio da fare”.
Effettivamente, le sue idee a volte sono un po’ confuse. Strizza l’occhio a Blair e al modello svedese, invoca i lavori forzati per i teppisti delle banlieues e giurie popolari che inquisiscano i parlamentari. In economia e politica estera la sua ambiguità è notevole. Si trova più a suo agio nel sociale, nelle politiche per le famiglie e per i diritti civili (vuole legalizzare il matrimonio gay con adozione inclusa). Incalzata e sopravanzata nei sondaggi dal peso massimo della destra, Nicolas Sarkozy, Segolene ha pubblicato qualche giorno fa il suo manifesto elettorale. Annuncia una rivoluzione nel welfare, riposizionandosi fortemente a sinistra, ma non chiarisce bene come intende pagare la pioggia di assegni e sussidi pubblici che promette. Un boomerang?
Non sappiamo. La Francia di oggi, è un paese stanco, voglioso di rinnovamento e di liberarsi dai suoi dinosauri dirigenti. Le idee di Segò a volte lasciano un po’ a desiderare e “Sarkò” ha lanciato una controcampagna molto furba e preparata. Ma come noi Italiani ben sappiamo, a volte la gente vota non in base alla sostanza e ai fatti. Sogni, sorrisi e novità hanno un grande fascino.
giovedì 15 febbraio 2007
Iran/ Donne di Tehran
Italia/ Ospedali
L'ambulanza del 118 è arrivata in 10 minuti.
Al Pronto Soccorso del Santo Spirito è rimasta 2 ore e mezza.
Il pavimento era sporco di sangue, un barbone fumava in corridoio e dormiva in sala d'aspetto.
Un eroinomane salvato da overdose, urlava e bestemmiava sotto adrenalina.
Si aggirava con la flebo attaccata tra i pazienti, nessuno lo ha sedato se non dopo un'ora.
Mia nonna è quasi morta in quella sala, perché aveva urgentemente bisogno di un posto in un'UTIC (Unità Terapia Intensiva Cardiologica).
In tutta Roma nessun ospedale rispondeva alla richiesta del letto.
Dopo 2 ore e mezza di attesa, un'ambulanza l'ha portata a Tor Vergata, splendido ma lontano 40 minuti di macchina dal S.Spirito.
A Tor Vergata abbiamo constatato che erano molti i posti letto vuoti.
Conclusione: non è vero che tutto era pieno. Qualcuno (molti) non stava semplicemente rispondendo a uno stupido fottuto beep proveniente da un lontano pronto soccorso.
Poteva morire per questa stupida ragione. Che schifo.
mercoledì 14 febbraio 2007
Bulgaria/ Chalga
martedì 13 febbraio 2007
Ricordi/ Dublino
Dublino offre rumore e silenzio, il mondo e il borgo, calore cattolico e riservatezza britannica. Ogni cosa ha la sua dimensione a Dublino. Puoi trovare anche la tua.
lunedì 12 febbraio 2007
Aborto/ Referendum Portogallo - risultati
Ieri gli elettori portoghesi hanno depenalizzato l'aborto su richiesta nelle prime 10 settimane di gravidanza. Il Sì ha ottenuto il 59,25% dei voti. Il nord del Paese, come previsto, ha votato No, con l'eccezione della provincia di Porto, l'unica città di una certa dimensione.
L'affluenza, bassa, è stata del 43%.
Sebbene il risultato non sia vincolante per via del quorum non raggiunto, il primo ministro portoghese, il socialista, José Sòcrates, ha l'intenzione e la maggioranza per trasformare il voto di ieri in legge.
Con questo, gli ultimi Paesi europei con leggi restrittive sull'aborto sarebbero soltanto Irlanda, Polonia e Malta.
Bem-vindo na liberdade, Portugal..
per saperne di più: http://en.wikipedia.org/wiki/Portuguese_abortion_referendum%2C_2007
domenica 11 febbraio 2007
Franco Battiato - Yo quiero verte danzar
Un giovanissimo Battiato in una traduzione spagnola ipermaccheronica della sua "Voglio vederti danzare". Geniale.
sabato 10 febbraio 2007
Noah takes a photo of himself every day for 6 years.
Raccolgo il suggerimento di un mio "lettore" a proposito di Noah Kalina. .. che strano modo di fermare il tempo..
per vedere tutte le foto: http://everyday.noahkalina.com
venerdì 9 febbraio 2007
Diritti gay/ Le leggi nel mondo
giovedì 8 febbraio 2007
Personaggi/ Francesco Rutelli
mercoledì 7 febbraio 2007
Scozia/ Indipendenza (2)
Scozia/ Indipendenza
martedì 6 febbraio 2007
Internet/ Numa Numa chi?
In Giappone, Dragostea din tei è nota per un divertente cartone animato in cui l’"incomprensibile" testo rumeno viene “tradotto” per associazione di suoni in parole giapponesi con relativa illustrazione grafica.
Andy Warhol aveva ragione..
lunedì 5 febbraio 2007
Aborto/ La legge nel mondo
Spiccano in Europa le posizioni di Spagna, Portogallo, Polonia e Irlanda. Nel mondo solo il Cile, Malta, el Salvador e pochi altri si adeguano totalmente al diktat vaticano e negano l'aborto in ogni caso, anche in gravi casi di malformazioni o di pericolo per la vita della donna.. perfino l'Arabia Saudita e l'Iran sono più liberali..
11 de Fevereiro/ Aborto
Onori di casa
Perché quando le maschere cadono, anche il ballo si ferma.
Perché prima che il ritmo riparta, c'è sempre un momento, una pausa, una riflessione.