martedì 15 aprile 2008

Pensieri sparsi di un profugo

- Coinquilina: come mai gli Italiani hanno votato di nuovo per Berlusconi?
Io: pensano che possa tirarci fuori dalla crisi economica e sociale degli ultimi 15 anni.
C: Ma è la terza volta che lui è primo ministro negli ultimi 15 anni!
Io: Lo so. Gli Italiani hanno una memoria come quella di un cd-rom: sola lettura. E la logica di un quadro di Escher.

- Se non lo fanno questa volta, un federalismo alla tedesca, non lo faranno più. Sarebbe l'unica cosa buona che può venire da questa coalizione.

- L'Italia è un Paese conservatore, al 60-65% di destra. Oggi più che mai. La discussione politica non sarà differente. Il PD più che continuare a vendere l'anima, dovrà proporre una vera alternativa culturale. Questa generazione, ormai, questo ciclo politico, è perduto.

- Idem, per i diritti gay. Le associazioni LGBT dovranno imparare a estendere il loro bacino e fare lobby anche con la destra. Aprire locali e circoli in ogni capoluogo italiano per agire sulle mentalità. In attesa di un 2020 (?).

- Nei prossimi 5 anni il Governo ha i voti per fare qualsiasi riforma: giustizia, istruzione, lavoro, pensioni, etc. Ma Berlusconi non ha mai mostrato di avere la visione né la volontà di cambiare l'Italia. Altri 5 anni di attesa, di nulla, di declino che seguirà ad aumentare, perché il resto del mondo continua ad andare avanti.

- Ma non c'è solo l'economia. Altri 5 anni, dove il paradigma resterà la furbizia, il clientelismo, il menefreghismo, l'indifferenza sociale, la distruzione delle istituzioni comuni, lo spoil system (l'assenza) dell'informazione. Tutti gli ingredienti che renderanno il Paese ancora più anormale.

Addio Italia.

4 commenti:

Antonio Candeliere ha detto...

speriamo bene.

Anonimo ha detto...

Questi temi che tu identifichi, il clientelismo, l'indifferenza al bene comune, ecc.., pre-esistono a Berlusconi e ad esso sussisteranno. Perchè, nella mia analisi, sono tutti figli di come questa Nazione è nata. Ed essendo dei problemi storici, non si risolvono se non per via storica, e con tempi e modalità che non saranno mai quelli di una elezione.
Ma come ti ho già detto, molto meglio un governo eletto democraticamente e saldo, che le larghe intese in mano ai tecnocrati. Quindi in conclusione, poteva andare meglio, ma poteva andare tanto tanto peggio. Rabbrividisco all'idea che oggi si poteva stare a parlare di Letta premier o chi per esso.

F ha detto...

1) Non tutti gli Italiani sono uguali. L'indifferenza al bene comune, alla cosa pubblica, è molto più forte a destra, storicamente. E' ovvio che pre-esiste a SB, ma un governo che rinuncia ad agire sulle mentalità, ma anzi ostacola il cambiamento perché promuove 'i vecchi modi di fare', non farà altro che acuire il problema.

2) La democrazia sopra tutto. Ma siamo sicuri? Siamo sicuri che questo valga quando l'avversario ci si pulisce il culo delle regole democratiche? Quando l'informazione è monopolizzata, quando il potere giudiziario è legalmente dileggiato?

O ancora: e se toccheranno l'aborto? O la pillola del giorno dopo? O l'insegnamento del darwinismo a scuola? Tremo al pensiero di un Formigoni ministro dell'Istruzione. No, Paolo, ti sbagli. Meglio sarebbe stato un governo tecnocratico: democraticamente illegittimo ma breve e meno doloroso.

Anonimo ha detto...

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