giovedì 27 marzo 2008

Sanità/ Vedi Svizzera e ci Muori

Conosco solo due Paesi al mondo senza una sanità pubblica: gli Stati Uniti e la Svizzera.

Posseduto ormai da parecchi giorni da una sostanza giallo-verdastra che mi aveva otturato ogni poro di respirazione, mi decido a chiamare il medico della mutua per una visita a domicilio. Il dottore arriva, mi infila una torcia in gola, mi ausculta la schiena, mi prescrive una serie di farmaci, mi diagnostica una sinusite acuta e se ne va. Per combattere l'evasione fiscale, in Svizzera il pagamento a un medico non è immediato. Riceverò un bolletino postale nei prossimi giorni: 250 franchi (160 euro). Per 5 minuti.

Vado in farmacia, compro l'antibiotico, uno spray nasale (che si rivelerà essere acqua salata), un antiantibiotico per la flora intestinale, un analgesico (??? ma perchè?) e un fluidificante del muco. Quando inserisco il bancomat nel lettore, sto per svenire, ma non è per la pressione bassa dopo una settimana di febbre: 168 franchi (105 ero), di cui 88 per il solo antibiotico.

Vergognoso, eh? Il sistema funziona così: l'assicurazione privata è obbligatoria per tutti. Uno studente paga 200CHF al mese. Un lavoratore medio di 35 anni sui 300CHF. Dunque più di 3000CHF all'anno. Spese come quelle che ho affrontato io non sono affatto rimborsate. Esiste una franchigia annuale di 800CHF!! Ossia, se stai male e spendi fino a 800CHF, quei soldi non li vedi più. Oltre gli 800 CHF invece non paghi più nulla. E' chiaro che un giovane lavoratore spende in media meno di 800CHF all'anno per la propria salute. E che dunque i soldi che spende li perde per sempre, perché ogni anno la franchigia viene resettata.

Per fortuna, però, sono cittadino dell'Unione Europea, la quale, nella forma del Ministero della Salute italiano, mi assicura contro malattie e infortuni. Con la preziosa tessera TEAM che sostituisce il modulo E111, cercherò di ottenere un rimborso dallo Stato svizzero. In ogni caso, pensavo di consultare un dermatologo per un problema minore, ma ho deciso che attenderò giugno per farmi visitare in un Paese, che forse difetterà di diritti civili per gli omosessuali, ma che ha conquistato una libertà ben più importante: la sanità pubblica.

Abissale l'ignoranza di questi Svizzeri che non capiscono come il sistema deresponsabilizzi le case farmaceutiche che gonfiano i prezzi dei farmaci ("tanto pagano le assicurazioni!") e da qui, i premi delle assicurazioni stesse. Incredibile come gli stessi giovani preferiscano un sistema come questo, dove spendono 3000CHF all'anno, ma sono convinti di pagare meno tasse. Forse non sanno che come studenti, nell'UE, non pagherebbero alcunchè. Ancora più assurdo, che trovino crudele e illiberale l'idea che in una società, per la salute, il motto sia "Pay according to your means, get according to your needs".

Disumano e barbaro, che non capiscano che quando sei malato, hai diritto di pensare soltanto a guarire. E non di preoccuparti se hai i soldi, per guarire.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Si vede che tu non conosci bene i due paesi. Io ti posso garantire che in Svizzera, paghi ma vieni curato piu che bene.. in italia, non paghi e non sai se ne esci vivo.