martedì 18 dicembre 2007
Sorpassi/ La Spagna è più ricca dell'Italia
lunedì 10 dicembre 2007
Norme omofobia/ Dalla padella alla farsa
sabato 8 dicembre 2007
Omofobia / Memoria ROM
sabato 1 dicembre 2007
Italia, democrazia corporativa
martedì 27 novembre 2007
Marie-Thérèse Porchet, SOLEIL - La Leçon de Géographie
Video politicamente molto scorretto che mostra il grande amore che corre tra svizzeri francofoni e alemanni..
martedì 20 novembre 2007
Quella volta al Café Penis
venerdì 16 novembre 2007
Orhan Pamuk/ Il mio nome è Rosso
Io sono un ritratto. Non uno qualsiasi, ma quello di Nostro Sultano Maometto II. Nonchè il primo contatto ottomano con l'arte occidentale. O meglio, veneziana, perché é Gentile Bellini che mi dipinse in onore del conquistatore di Costantinopoli.
Ma la storia che si racconta su di me, si svolge un secolo più tardi. Per colpa mia viene versato del sangue tra i miniatursti della corte imperiale. Proprio così. Stravolgo le prospettive della secolare miniatura islamica con quelle europee. Scuoto alle fondamenta un mondo dove non esistono la fama dell'artista né il suo stile né il successivo guadagno. Irresistibili vizi occidentali che creano gelosie e omicidi. Per colpa mia ci si chiederà se l'artista deve dipingere come Allah ci vedrebbe da lassù o se deve mostrare l'ordine cosmico voluto da Allah nella sua creazione. Le idee delle cose, non le cose.
Su questo sfondo, l'agitazione millenaria dei Turchi sospesi tra Occidente e Oriente, alla ricerca di una loro definizione. Istanbul, città cosmopolita, porto vibrante. Vicoli brulicanti di odori e misteri, spazzati dal vento invernale. Forse grazie a me, potrete entrare nel segretissimo Tesoro del Sultano e ammirare i doni dei sovrani europei, come anche le biblioteche persiane saccheggiate nel corso dei secoli.
Se la mia storia vi ricorda Il nome della rosa di Umberto Eco, non c'è che annuire. Ma nelle mie 500 pagine accadono meno intrighi e si toccano meno problematiche. A volte mi dilungo in ripetitivi e prolissi aneddoti di origine antica, sconosciuti a voi lettori occidentali. Ma forse questo è perché il nostro Tempo ha un significato diverso dal vostro. E anche di punti di vista, non ce n'è uno solo, ma un coro distorto e cacofonico. Di me parleranno Nero, i miniaturisti, una moneta, un cavallo e molti altri. O forse è sempre una sola unica voce.
Se il mio nome è Rosso, non vi resta che domandarvi chi sono.
lunedì 12 novembre 2007
Prospettive/ Gay di Italia, gay di Polonia
giovedì 8 novembre 2007
Nuove Danze/ Techtonik
Inventata a Parigi, miscela di hiphop e techno, la Techtonik sta invadendo le strade della Francia e della Svizzera francofona.
Mi piace quest'idea di muovere le braccia.
mercoledì 7 novembre 2007
martedì 6 novembre 2007
Personaggi/ Enzo Biagi
Alitalia/ Lasciatela Fallire
sabato 3 novembre 2007
10 anni di paralisi
Rivedo il cielo azzurro dopo tanto tempo, rivedo il traffico e l'incività delle persone, rivedo anche la maestosa bellezza che fa perdonare ogni difetto. Purtroppo leggendo i giornali trovo anche un clima che non mi piace affatto. L'omicidio di Giovanna Reggiani sembra segnalare che qualcosa in Italia è cambiato. Siamo diventati anche noi un Paese più xenofobo come la Svizzera, la Francia e l'Olanda? Anche da noi l'immigrazione ha raggiunto la soglia della sopportazione? E' questo il prezzo da pagare sulla strada del multiculturalismo?
Ma la cosa che più mi addolora non sono i raid punitivi in stile fascista delle ultime ore. E' riscoprire che le polemiche sui quotidiani sono tutte piuttosto puerili, emozionali, sciocche. Non solo la folla, ma anche i partiti e i sedicenti intellettuali editorialisti sono immersi nel populismo e nelle scoperte dell'acqua calda. Non lo sapevate che molti, troppi rumeni vivono in condizioni disperate da terzo mondo nella nostra Capitale? E Veltroni scopre oggi che una stazione suburbana (Tor di Quinto) è infruibile ed è come non goderne, se per raggiungerla l'utenza è costretta ad attraversare una favela, uno sterrato non illuminato, la negligenza e l'incuranza?
Lo sapevamo già, ma scopriamo ancora una volta che in Italia il problema numero 1 è la riforma della Giustizia, ormai sempre più incapace di garantire una convivenza civile ai cittadini. E come ci vuole il bastone contro i "cattivi", così è necessaria la carota per i "buoni". Per tutti coloro che da quelle baracche tra i canneti vorrebbero uscire. Job centres, edilizia popolare, tutto questo dov'è? Tutto questo si è perso in un decennio trascorso a tifare o odiare Berlusconi. Con una sinistra vecchia, incompetente e ciarlona. In un decennio senza politiche, in 10 anni di paralisi.
martedì 30 ottobre 2007
Update/ Unioni Civili nel Mondo
domenica 21 ottobre 2007
L'Università in Svizzera
Nelle classifiche internazionali, come quella stilata dalla Shanghai University, gli unici Paesi europei che vantano degli atenei di prestigio sono l'Inghilterra, la Svizzera e la Svezia. Senza dilungarmi sui meriti (e demeriti) degli altri due Paesi, posso cominciare dicendo che in Svizzera le università costano in media meno che in Italia. Gli istituti pubblici arrivano a domandare 500 euro all'anno agli studenti più ricchi. Altrimenti, esistono delle facoltà semipubbliche, come il mio HEI, che costa 3000 euro all'anno. Alla Sapienza spendevo 1000 euro circa, ma in Italia le private come la Luiss o la Bocconi arrivano ad esigere 8000 euro. Considerando che nel mio istituto insegnano gli allievi di premi Nobel come Solow, e che a livello internazionale l'HEI gode di ottima fama (al FMI gli alumni HEI sono la comunità più grande) posso dire che la Svizzera offre un'ottima qualità a prezzi largamente accessibili.
Per quanto riguarda l'organizzazione interna dei corsi, anche qui è in vigore la Riforma di Bologna (ossia il 3+2). La differenza principale riguarda l'ordinamento degli esami. Non esistono appelli, né sessioni autunnali a settembre (retake session). Alla fine di ogni corso, qualche giorno dopo, si tiene lo scritto. La maggior parte dei professori permette di avere un esonero (midterm exam) e comunque nel voto finale rientrano anche voci quali assiduità di frequenza, risultato degli esercizi per casa, partecipazione ai dibattiti. Se il voto finale non raggiunge la sufficienza, è necessario rifrequentare il corso l'anno successivo. In ogni caso il diploma non può richiedere più di 2 anni e dunque sta allo studente decidere come organizzare i crediti nell'arco del biennio. In casi eccezionali per i quali non ci si presenta all'esame finale (es: grave malattia), è possibile che il professore conceda allo studente una data extra.
Il sistema si regge sul fatto che l'intero insegnamento si concentra sul superamento del corso da parte degli studenti. Ogni settimana ci sono 2 ore di lezione (lecture) e 2 di esercitazioni (review session). Il numero ridotto di studenti (noi siamo 13) fa sì che seguendo le lezioni e le review (entrambe obbligatorie) il grosso dello studio si faccia in classe e che si arrivi agli esami con una conoscenza assorbita gradualmente nel trimestre, senza le italianissime "chiuse" di gennaio.
L'età media dei docenti è un po' più bassa di quella italiana (50-60) ma le review session sono tenute da assistenti (TA) che in genere sono studenti del PhD. Il fatto poi che l'Università sia così prestigiosa a livello globale e che i corsi sono interamente in Inglese, attira studenti (e docenti) da tutto il mondo e questo crea un'esternalità positiva per l'apprendimento. Per me è molto buffo ascoltare micro con un TA giapponese, matematica con un indiano, macro con un'italiana e studiare accanto a una compagna thailandese, una canadese, un algerino e una greca.
Dal punto di vista della qualità dei contenuti, mi sembra ad una prima impressione, che le università italiane esprimano un ottimo livello. Il problema semmai è che sono percepite come troppo sbilanciate verso la teoria anziché la pratica. Questa considerazione fa solo rabbia, perchè significa che gli atenei italiani, con la giusta organizzazione, sarebbero di eccellenza globale. Altro handicap italiano è l'ostinazione con cui la specialistica viene impartita in italiano anche in quelle lauree dove l'inglese sarebbe preferibile (economia, fisica, ingegneria etc).
Purtroppo la sinistra italiana crede che il sistema attuale sia l'unico a garantire equità. Tuttavia, ignora terribilmente il fatto che LA MOBILITA' DI CLASSE E L'UGUAGLIANZA SONO AI MINIMI STORICI in Italia. E ciò significa che qualcosa nella nostra università si è rotto, dato che questa non assicura più una meritocrazia ugualitaria. Ma anzi, rinfocola le disparità.
Pensando al mio caso personale, credo che il problema non sia che in Italia la laurea equivalga a un pezzo di carta igienica. Per molte professioni e per fare carriera accademica è sufficiente studiare in Italia. Il problema sorge quando le ambizioni ti portano a mirare alto (organismi internazionali in economia, ricerca nelle materie scientifiche, etc). Non resta che emigrare a quel punto. E qui si capisce che il sistema universitario italiano non è più capace di portare i propri cittadini al top del mondo.
Naturalmente, l'edificio nella foto è la sede dell'HEI a Ginevra: Villa Barton, in riva al lago.
sabato 20 ottobre 2007
giovedì 18 ottobre 2007
Nightwish - Sleeping Sun
D. mi diceva sempre che i Finlandesi ascoltano metal che inneggia a sgozzare le vergini. Ma non è vero! Mi hai ingannato!
In casa, la mia coinquilina non ascolta che questo.
mercoledì 17 ottobre 2007
Riflessioni/ Parlare la lingua di pochi
martedì 16 ottobre 2007
Prime volte
sabato 13 ottobre 2007
Gentilìzzera
giovedì 11 ottobre 2007
Non è tutto oro quel che Svizzera
venerdì 10 agosto 2007
mercoledì 8 agosto 2007
Marketing/ Paralleli inquietanti
giovedì 2 agosto 2007
Muse - Urban Team - 48 Hour Film Project Rome 2007
Ecco il corto che abbiamo realizzato per il 48 Hour Film Project di Roma 2007.
In 48 ore il corto doveva essere ideato, girato e montato. Includere "Carla Severi, insegnante d'arte", un oggetto "le pagine gialle" e un dialogo "Suoni qualche strumento?". Ci è toccato in sorte il genere Horror. Lo so, non fa affatto paura, ma forse un filo di angoscia la crea.
Abbiamo vinto il premio "best use of character".
mercoledì 1 agosto 2007
Stefano Benni/ Margherita Dolcevita
lunedì 30 luglio 2007
Italia/ Cosimo Mele, alla festa dell'ipocrisia
domenica 29 luglio 2007
Quando il calcio è favola
sabato 28 luglio 2007
Personali/ Le giornate che amo
mercoledì 25 luglio 2007
martedì 24 luglio 2007
It's the end of the Left (as we know it)
venerdì 6 luglio 2007
Come poteva andare/ Campioni del mondo
Sull'onda delle celebrazioni per la squadra di calcio, il Governo Prodi seppe interpretare la richiesta di pacificazione proveniente dalle piazze italiane. Nel mese di luglio l'esecutivo varò importanti provvedimenti di liberalizzazioni a favore dei consumatori, con il consenso dell'opinione pubblica. I sondaggi premiavano il nuovo governo di sinistra. Per questo, avendo vinto di misura a causa di una sfortunata legge elettorale, i partiti di governo ritennero conveniente di aggregarsi in forze più compatte. Nacquero il Partito Democratico, la Sinistra e i Socialisti. La nuova compattezza permise di correggere le leggi ad personam di Berlusconi e di regalare al Paese, per la fine dell'autunno, moderne leggi sul conflitto di interessi e sul riordino del sistema radiotelevisivo.
Gli elettori di sinistra erano in visibilio. Il lustro di Berlusconi sembrava già un ricordo, la popolarità del Governo era alle stelle e iniziava a fare breccia anche nell'elettorato più flessibile del centrodestra. Le promesse elettorali erano state mantenute. La destra, in disarmo, si era disfatta della leadership di Berlusconi e scimmiottava la sinistra nel tentativo di costruire anch'essa un partito unico, invano.
In questo clima di euforia, non fu difficile per il Governo approvare una Finanziaria 2007 amara, ma necessaria per il rilancio delle finanze pubbliche. Ancora una volta i sondaggi premiavano l'esecutivo, che appariva sempre più concreto e fedele al mandato ricevuto dagli elettori. Prodi convocò nuove elezioni per il marzo del 2007, che vinse con percentuali del 55%, permettendo l'estromissione dell'intransigente Mastella e degli altri movimenti che non si erano aggregati nei tre nuovi grandi partiti di sinistra. Ad aprile il governo poté presentare una nuova legge elettorale che assicurasse migliore governabilità.
Mentre l'economia riprendeva fiato e i cittadini entusiasmo, il nuovo governo Prodi presentò importanti disegni di legge nell'estate 2007: Pacs e testamento biologico; sarebbero stati approvati a breve. Nel frattempo continuavano le riforme in tema di giustizia, cittadinanza per gli immigrati, pensioni. Si avviava un riordino dell'amministrazione pubblica, con la promessa di affrontare per il 2008 i nodi dell'università e del rilancio industriale.
In breve, a distanza di anni da quel lontano luglio 2006, appare chiaro che in un Paese malato di calcio come l'Italia, quell'insperata vittoria in terra tedesca giocò un'incredibile ruolo per il cambiamento e lo sviluppo della nazione.
mercoledì 4 luglio 2007
Italia/ Good and Bad. Cercasi moto di pietà
martedì 3 luglio 2007
Film/ The Grindhouse: Death Proof (A prova di morte)
Grindhouse sono i cinema americani che passano film di serie B: horror, thriller, western, spaccatutto. La versione originale comprende per un totale di 180 minuti due episodi scritti e diretti da due differenti registi (Planet Terror di Rodriguez e Death Proof di Tarantino). In Europa è visibile nelle sale solo il film di Tarantino.
Più che di una parodia del B-Movie anni '70, gli autori ricostruiscono fedelmente storie, luoghi e immaginario di quell'onda cinematografica. Non c'è ironia grottesca, ma un gioco intellettuale miniaturista.
Fotografia: superba
Dialoghi: brillanti
Storia: semi-inesistente
Musica: come sempre per Tarantino, ottima.
Non amo le opere fini a se stesse. Ma l'inseguimento in auto con la bionda sul cofano passerà alla storia.
Voto: 4,5
Cinema Europeo/ Film lovers will love this!
"L'Unione Europea promuove le proprie iniziative in modo immorale". Il commento di Roman Giertych, ministro dell'Istruzione polacco e presidente del partito di governo Lega delle Famiglie Polacche.
domenica 1 luglio 2007
S'i fosse/ Ministro degli Interni
Dal 1°gennaio p.v., si dà il via alla legalizzazione controllata della prostituzione. Ogni Comune deciderà se e quali aree trasformare in quarteri a luci rosse, mentre l'allocazione delle licenze sarà stabilita su base provinciale dalla Prefettura, secondo linee guida stabilite da ciascuna Regione. A livello nazionale si stabiliscono le norme igieniche che devono essere soddisfatte dagli operatori e dai luoghi di lavoro. Le prostitute/i, che possono riunirsi in cooperative, sono tenute a emettere fattura e a pagare i contributi per le loro future pensioni.
Sempre dal prossimo gennaio, si legalizzerà il consumo e la vendita di marijuana. Sul modello olandese, la cannabis potrà essere venduta e consumata in appositi coffee-shop. Per venire incontro alla composita realtà del territorio italiano, si procede ad una sorta di amnistia per i malavitosi che intendono rifarsi una vita all'insegna della legalità. Avranno la precedenza per diventare gestori di coffeeshop tutti coloro che hanno dei precedenti penali per associazione a delinquere di stampo mafioso. Se questo costituisce un'indubbia carota, il bastone è la minaccia di venti anni di carcere con confisca immediata del coffeeshop, in caso di spaccio di sostanze stupefacenti illegali all'interno del locale.
Veniamo ora al Pacchetto Immigrazione:
Pacchetto Elezioni:
Per il momento, è tutto.
venerdì 29 giugno 2007
Bertolt Brecht/ Gli affari del signor Giulio Cesare
Alcuni anni dopo la morte di Giulio Cesare un giovane storico incontra il banchiere Mumlio Spicro, il quale custodisce in biblioteca i preziosi diari di Raro, il segretario personale di Cesare.
In una Roma sudicia e arrogante, gli optimates non sono altro che la City, pronti a tessere alleanze con i democratici per trasformare in senso mercantilistico l'economia latifondista dell'antica aristocrazia repubblicana. Un giovane Cesare diventa potente affastellando debiti sempre più grandi. "E' il grande debitore che ha il potere. Se cade, trascina con sé i creditori, i quali faranno di tutto per non lasciarlo precipitare nel fango" si dirà nel libro.
Questa ricostruzione tanto secca, quanto verosimile, permette di scrollare dai nostri vestiti la polvere degli indottrinamenti scolastici. Altro che guerre di difesa o di onore romano!, it's the economy, stupid. Ma quale mos maiorum!, interessi privati e affaristici determinavano, allora come oggi, l'evoluzione politica della città.
E così la schiavitù, i ludi, le corporazioni, il cursus honorum, tutto assume un significato più chiaro, alla luce di una revisione materialistica della storia. Nella penombra dei vicoli della Suburra, tra ville patrizie e corse clandestine di cani.
Un'opera, seppur non agevole, che invita a leggere una società nel suo profondo.
Titolo originale:
Portogallo, la Balia sulla Culla
lunedì 25 giugno 2007
Ginevra/ Ready To Go
Ginevra mi saluta con molta uggia. Cielo grigio, pioggerellina spray ininterrotta, 20 gradi, jeans bagnati fino al ginocchio.
Devo ammettere che questa mia trasferta in cerca di un tetto si è svolta nel migliore dei modi. La casa l'ho trovata in una mattinata, ho fatto nuove conoscenze riuscendo a limitare la solitudine. Certo, ingozzarsi di kebab a pranzo perchè non sai con chi parlare, non è mai divertente.
L'ostello è ormai invaso da tredicenni che urlano dei suoni gutturali a qualsiasi ora del giorno e della notte; non è chiaro se sono tedeschi o olandesi, solo che sono insopportabili e molesti. I miei compagni di stanza sono partiti. Del gruppo "storico" della stanza 35 rimane solo "mysterious Guinea", ossia un nero del Bissau che parla francese con forte accento portoghese, sostiene di vivere a Ginevra ma se ne sta in ostello, si veste come i peggiori fighetti milanesi, dorme di giorno e di notte non c'è mai. Stanotte siamo stati allietati da un punkabestia scandinavo, capelli lunghi e russata poderosa.
Insomma, l'ostello ha veramente scocciato: dai rubinetti da premere ogni 3 secondi ai fusilli (?) scotti senza alcun condimento, dall'odore di animale morto con cui abbiamo appestato la stanza, alla simpatia dei receptionist, una settimana di auberge de la jeunesse è piu che sufficiente.
Au revoir, Suisse. Nous nous voyons en septembre.
domenica 24 giugno 2007
Ginevra/ Tra casa e ostello
giovedì 21 giugno 2007
Ginevra/ Il primo impatto
A parte questo siparietto, l'impatto con la città non mi ha convinto. Sarà che sono solo e mi sento cosi straniero..parlo male francese e questo si fa sentire. L'ostello è pulito, anche se un po' squallido. Dormo in una stanza da sei, nel letto a castello di sotto. Devo trovare un modo per nascondere i soldi e il cellulare, la fotocamera rubata a Torino mi scotta ancora, ma questa volta nel portafoglio c'è la mia vita.
Alcuni tizi degli annunci online di stanze in affitto non rispondono alle email e questo mi sconforta molto. Domani ho due appuntamenti, spero che ne venga fuori qualcosa di buono.
Il ragazzo alla reception dell'ostello mi ha ghignato "se sei qui open, alla ricerca di un flat, allora starai con noi anche per un po' di mesi". Spero davvero che si sbagli, e gli ho augurato che il suo appartamento, tornando a casa, lo trovi incenerito da un meteorite.
Non è vero che fa freddo, c'è il sole (sta tramontando ora) e caldo, solo un po' meno di Roma. Essere ospite di un ostello mi permette di viaggiare su tutti i mezzi pubblici gratis per tutta la durata del mio soggiorno. Ottimo. Internet costa 4chf all'ora, calcolate voi che io sono stanco di questa moneta inutile.
Sulla tastiera francese la y è al posto della z, e viceversa. E che cayyo!
mercoledì 20 giugno 2007
Riproviamo
Si parte domani, con 52euro in meno per il cambio di volo e tanta, tantissima rabbia per Roma.
lunedì 18 giugno 2007
Primi Contatti Telefonici con la Francofonia
domenica 17 giugno 2007
Roma Pride 2007/ Considerazioni: quale strategia per il movimento LGBT?
Tuttavia, citando Mr Wolf di Pulp Fiction, è troppo presto per farci i pompini a vicenda. Uno sguardo alla scaletta politica italiana lo conferma:
Se le prospettive politiche sono così sconfortanti, il buon attivista LGBT non deve arrendersi, ma trarre giovamento da questa analisi. E capire dove è necessario volgere l'attenzione. Partiamo da due dati:
Resta dunque moltissimo da fare. I diritti civili saranno garantiti quando sapremo battere i vescovi in piazza per 3-1, come in Spagna alla vigilia del matrimonio gay, quando a fronte del milione di partecipanti al locale family day, gli omosessuali spagnoli ne portarono tre (e la Spagna ha venti milioni di abitanti in meno dell'Italia). Nel frattempo occorre continuare con le piccole battaglie quotidiane:
In breve: Mr Wolf ha ragione, il grosso deve ancora arrivare. Ma siamo pronti ad accoglierlo con la giusta serenità e l'entusiasmo, che la conoscenza del presente e del recente passato italiano devono necessariamente infonderci.
Roma Pride 2007/ ....e Colombia
.. venivano legalizzate le unioni civili gay in Colombia, per la prima volta a livello nazionale, nell'intera America Latina!
Colombia: oltre la coca c'è di più..