lunedì 30 luglio 2007

Italia/ Cosimo Mele, alla festa dell'ipocrisia


Lo ammetto. Era da tempo che attendevo un'occasione del genere. Cosimo Mele, un parlamentare dell'UDC, originario della tradizionalissima nonché cattolicissima Brindisi, è stato colto in flagrante in un Grand Hotel di Roma in compagnia di due puttane e cocaina à gogo. Una delle puttane aveva sniffato troppo e un'ambulanza si era resa necessaria. L'identità del politico, però, non era stata rivelata dai giornali. Ieri, in un insolito slancio di trasparenza, Cosimo Mele si è dimesso dalle cariche del partito, il quale ha preso le distanze da questo esemplare di meridionale libertino.
In America è fantastico quando i giornali pizzicano politici o leader religiosi intenti a contraddire con i fatti, le loro crociate verbali moralistiche. In Italia, ancora non siamo abituati. Ma è bello annotare l'ipocrisia di un partito, l'UDC, capace di mobilitare le masse per difendere i "veri valori italiani" e "la famiglia tradizionale", ma evidentemente incapace di selezionare la sua classe dirigente.
Da oggi l'UDC ci offre, insieme agli indagati per mafia della Sicilia, anche i puttanieri cocainomani. Chissà cosa ne pensa la CEI.

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Fai attenzione, chè per un attimo forse hai creduto di vivere in un paese civile.
Mele si è dimesso da membro dell'UDC, non da parlamentare.
Ci vogliono ben altri scandali per convincerli a schiodarsi da quelle poltrone, credimi.

F ha detto...

Correggo subito..

L. ha detto...

"La vita del parlamentare è dura se fatta seriamente, ricca di impegni fuori casa, con tanti giorni da solo a Roma..."

Cesa: "Dimissioni accettate", ma chiede più soldi per i parlamentari fuori sede per portare la famiglia a Roma

Ma che si fottano.

Ah, voglio anche io il contributo per i fuori sede. O, in alternativa, per le puttane.

Tanuccio ha detto...

Poverino... Tutto solo a Roma... Neanche un po' di svago... Mi fa pena...