"...I can't tell between death and glory.
New Labour and Tory,
Purgatory and the happy family..."
sabato 31 marzo 2007
BabyShambles/ Fuck Forever
venerdì 30 marzo 2007
giovedì 29 marzo 2007
Agota Kristof/ Trilogia della Città di K.
Titolo originale:
Trilogie: le grand cahier, la preuve, la troisieme mensonge
martedì 27 marzo 2007
lunedì 26 marzo 2007
domenica 25 marzo 2007
Personaggi/ Saluti e baci da Stoccolma
Anders Borg, ministro dell'economia, 39 anni, capelli lunghi ed orecchino
Andreas Carlgren, ministro dell'ambiente, 49 anni, gay in unione civile col compagno
Fredrik Reinfeldt, primo ministro, 41 anni, il più giovane degli ultimi 80 anni
sabato 24 marzo 2007
Baltic Way/ August 23, 1989
Domani l'Unione Europea compie 50 anni.
Un bel modo per ricordare cosa significano pace e unità nel continente, lo offre il ricordo della catena umana baltica.
Per protestare contro l'oppressione sovietica, 2 milioni di Estoni, Lettoni e Lituani (su una popolazione totale di 7) si unirono in un abbraccio lungo 600 km attraverso i tre paesi.
Per chi pensa che le manifestazioni non cambino mai il mondo, queste immagini sono un'emozionante lezione.
Mondi dimenticati/ Caucaso (1)
Stretto tra mar Nero e mar Caspio, la regione è racchiusa da due catene montuose: il piccolo (a sud) e il grande Caucaso (a nord). Tre imperi hanno nei secoli o dominato o cercato di conquistare la regione: gli Ottomani, i Persiani e i Russi. Durante il Novecento l'intero Caucaso era in mano sovietica. Oggi tre repubbliche hanno ottenuto l'indipendenza: la Georgia, l'Armenia e l'Azerbaigian. Sono le tre nazioni più a est di tutta Europa. Alla Russia sono rimaste alcune province a nord del Grande Caucaso, dove comincia la steppa: tra queste la più famosa è la Cecenia. La regione ha acquisito una grande importanza militare e commericale, sia a causa del suo ruolo di crocevia naturale tra due continenti e due mari, sia a causa degli importanti giacimenti di petrolio e gas che si trovano dall'altra parte del Caspio: in Turkmenistan, Kazakistan e Uzbekistan. Attraverso Caspio, Caucaso e Turchia c'è una rotta naturale, ideale per i gasdotti e oleodotti che vogliono bypassare la Russia verso l'Europa Occidentale. Rotta tanto più importante, ora che la Russia mostra i muscoli e fa dell'energia una leva di ricatto per il resto d'Europa.
La regione, potenzialmente prospera, è povera. La frammentazione etnica più forte del mondo rende le nazioni instabili.
I gruppi linguistici presenti sono: Indoeuropei (Armeni, Iraniani (tra cui gli Osseti e gli Alani), Russi), Caucasici (Georgiani, Abkazi, Ceceni, Ingusci), Uraloaltaici (Turchi, Azeri, Daghestani).
Le religioni sono due ma con molte varianti: Musulmani (Ceceni, Azeri - ma gli uni sono sunniti, gli altri sciiti), Cristiani Ortodossi (Russi, Georgiani, Armeni), Buddisti (in Calmucchia e parte del Daghestan).
La Georgia è la nazione che più si avvicina ad una democrazia dopo la Rivoluzione delle Rose del 2003, ma è alle prese con dei conflitti interni ed è sull'orlo della guerra con la grande Russia. Armenia e Azerbaigian sono due stati dispotici, da 16 anni combattono a più riprese una guerra su una minuscola terra reclamata da entrambi: il Nagorno Karabakh.
Le alleanze sono mutevoli: la Georgia è candidata alla Nato e spera di entrare nell'UE. Ha buoni rapporti di vicinato con gli altri Stati, specialmente l'Azerbaigian, ma è in rotta di collisione con la Russia. L'Azerbaigian ha nella Turchia (le due lingue sono mutuamente intellegibili) il suo alleato migliore, ma è in tensione con l'Iran. L'Armenia è isolata da tutti, trova appoggio solo nella Russia e in parte nell'Iran.
Nei prossimi articoli esaminerò più da vicino i conflitti della regione.
venerdì 23 marzo 2007
Film/ Paradise Now
Film/ Borat! Cultural Learnings of America for Make Benefit Glorious Nation of Kazakhstan
giovedì 22 marzo 2007
Borat/ Throw the Jew Down the Well!
"Butta l'ebreo giù nel pozzo".. grazie a Pandolf per la segnalazione.. imperdibile!
mercoledì 21 marzo 2007
The Smiths/ How Soon Is Now
..I am the son and the heir of nothing in particular..
..how can you say I go about things the wrong way? I am human and I need to be loved..just like everybody else does..
S'i fosse/ Ministro della Giustizia
Dal 1°gennaio 2009, entrerà in vigore inoltre, la nuova legge sulla prescrizione per reati compiuti dopo tale data. I tempi di prescrizione si fermeranno il giorno stesso in cui comincerà il processo.
Sono in corso di approvazione da parte del parlamento i seguenti disegni di legge che portano la mia firma:
L'obiettivo di queste riforme è duplice. Intendiamo ridurre drasticamente la durata e il costo della giustizia in Italia. Riteniamo che l'attuale sistema favorisca uno stato di disuguaglianza e di sfiducia da parte del cittadino nei confronti delle Istituzioni. Osserviamo inoltre che la situazione presente scoraggia sia la presenza di investitori stranieri nel nostro Paese sia l'imprenditorialità dei giovani italiani.
Firmato: il Ministro della Giustizia della Repubblica Italiana
martedì 20 marzo 2007
Provocazione/ Family Day 12 maggio
Diritti civili/ Ley Gay en Mexico DF
Approvazione della legge per le convivenze omosessuali nel Distretto Federale di Città del Messico. Novembre 2006.
"Reconocer juridicamente otras formas de relaciòn afectiva entre dos personas no es promoverlas" superati anche dal Messico..
USA/ La strana evoluzione dei diritti civili
Aborto: L'aborto è stato legalizzato a livello federale nel 1973 dalla sentenza Roe v Wade della Corte Suprema. Nei paesi di common law tali sentenze si traducono in precedente e quindi in legge. Sull'onda del movimento del 68, questa decisione fu imposta dall'alto, un'elite progredita nei confronti di una maggioranza confusa e divisa. Il risultato? L'aborto è tuttora un tema delicato in America e i sondaggi di opinione mostrano che il popolo ritene che l'attuale legge è troppo permissiva. Si sono susseguiti vari tentativi in tribunale per superare in linea restrittiva la Roe v Wade. Finora la Corte Suprema, che è di nomina politica, ha retto. Perfino i Democratici non riescono ad essere pienamente pro-choice, nel timore di perdere voti al centro. Il tema non è settled.
Pena di morte: Uno dei punti per i quali disprezziamo di più gli USA. Anche qui con la sentenza federale Furman v Georgia (1972) la pena di morte venne sospesa fino al 1976, quando un'altra sentenza Gregg v Georgia la ripristinò. In Italia la pena di morte è bandita dalla costituzione. Chiedetevi cosa succederebbe in un referendum: "Vuoi introdurre la pena di morte?" vincerebbe il no. Ma se la domanda fosse "Sei favorevole alla pena di morte per alcuni reati, come la pedofilia o il terrorismo?" mi aspetterei una vittoria del sì. Questo, perché ogni società impiega decenni per far proprio un nuovo diritto. Attualmente, in America, molto molto lentamente, la pena di morte sta di nuovo scomparendo: non per iniziativa delle corti, ma dei politici locali. Solo quando una maggioranza della popolazione e degli Stati sarà contraria alla pena di morte, sarà possibile un emendamento costituzionale federale che la vieti per sempre.
Infine c'è il matrimonio per coppie dello stesso sesso: il percorso qui è simile alla pena di morte. Nessuna iniziativa federale (anzi, nel codice civile Clinton introdusse "marriage is a union of a man and a woman"), lentamente gli Stati introducono il nuovo diritto a partire dalle Hawaii con le partnership domestiche del 1996. Dove si è fatta la legge, il tema è settled. Procedendo lentamente, per tribunali e parlamenti, Stato dopo Stato il diritto avanza. A macchie di leopardo. L'inevitabile fascino dei nuovi diritti civili.
lunedì 19 marzo 2007
domenica 18 marzo 2007
Festival della Matematica di Roma/ Intervista a John Nash
sabato 17 marzo 2007
2057/ L'Unione Europea ha 100 anni
Queste riforme portarono a una forte caduta del tasso di disoccupazione, proprio quando l’Europa cominciava a godere di un balzo nella produttività grazie alla diffusione dell’information technology. Il risultato finale fu una crescente mancanza di forza lavoro, che venne risolta solo nel 2025 con l’adesione della Turchia e dell’Ucraina come membri a pieno titolo. Poco più tardi, l’adesione del primo paese nordafricano, il Marocco, aiutò a prolungare il boom europeo.
Naturalmente, non tutto è filato sempre liscio. La Grande Crisi Italiana del 2015, con il governo di Gianfranco Fini che abbandona l’euro (proprio quando quello britannico di David Miliband vi entra), gettò un’ombra sul futuro dell’UE. Eppure, sebbene i risparmiatori italiani fossero stati duramente colpiti dalla conseguente bancarotta del debito pubblico e l’economia italiana rapidamente superata da quella spagnola, i mercati finanziari si dimostrarono indulgenti e il successivo governo di Walter Veltroni riuscì a rientrare nell’euro piuttosto agevolmente. Da allora, nessun altro paese ha tentato di ripetere il doloroso esperimento dell’Italia.
L’altro motivo di soddisfazione è stata la politica estera dell’UE. Nel pericoloso decennio 2010-20, quando Vladimir Putin tornò al potere per servire il suo terzo mandato presidenziale ed era sul punto di invadere l’Ucraina, fu l’Europa che spinse l’amministrazione USA di Obama a minacciare una massiccia risposta nucleare. La crisi ucraina fu un trionfo per il Ministro degli Esteri UE, Carl Bildt, e scatenò un’ulteriore ondata di allargamento. Ironico che, nemmeno dieci anni dopo, la Russia stessa presentò la sua prima domanda ufficiale di adesione all’UE.
Allo stesso tempo, i politici di Bruxelles e Washington, alle prese con lo stallo del processo di pace in Medioriente, gridarono eureka. A Cipro, l’adesione all’UE aveva finalmente mostrato i suoi benefici effetti e l’isola era stata riunificata nel 2024: perché non riprovarci? Fu così che Israele e Palestina diventarono il 49° e il 50° membro dell’Unione Europea.
La grande sfida, adesso, è cosa fare con la Russia. La sua domanda di adesione pende da 15 anni. Alcuni dicono che è troppo grande e povera, troppo non europea per aderire. Ma ora che lo zar è stato simbolicamente reintrodotto, la Russia ha un governo impeccabilmente democratico. Un altro zar salvò l’Europa da Napoleone quasi 250 anni fa. Sarebbe appropriato segnare questo anniversario dicendo alla Russia “bentornata nel gruppo europeo”.
giovedì 15 marzo 2007
mercoledì 14 marzo 2007
Fool's World Map/ Il mondo degli stupidi
Sconvolto dalla stupidità del texano, una volta tornato nel Sol Levante, il giapponese si mise al lavoro e aprì un sito web: la mappa del mondo degli stupidi. Qui sono raccolte tutte le ignoranze del pianeta, in un atlante interattivo che avrebbe compiaciuto non poco Tolomeo.
Si può scoprire, ad esempio, che Londra è la capitale d'Europa. Che le Italie sono due. Che la Polonia non si può che trovare al Polo. Che Siberia e Siria confinano e molto altro ancora.
La vostra idea del mondo non sarà più la stessa.
Roma all'Avanguardia/ Real Time Rome Map (MIT)
Tifosi celebrano la vittoria dell'Italia ai Mondiali il 10 luglio 2006. Da sx a dx, ore 9.15, 16.30, 20.15. Le aree in verde sono quelle a maggior densità di cellulari. nella fattispecie sono il Centro, Trastevere, Circo Massimo, Monti e Termini.
martedì 13 marzo 2007
I dubbi amletici di messer Prodi
...ma è davvero offensivo per i suoi elettori di sinistra non saper dire chi è meglio tra il socialista Zapatero e l'ex franchista Aznar, il quale, ricordiamolo, oltre ad avere un comportamento di governo piuttosto machista come il nostro Silvio...
... è sempre stato un fedele alleato di Bush, ha mandato i soldati in Iraq, ha mentito agli Spagnoli sopra un attentato che ha provocato 200 morti, è euroscettico ed è padre di quella schifezza chiamata trattato di Nizza. Ma soprattutto non è di centro come lei, messer Prodi. E' di DESTRA.
lunedì 12 marzo 2007
Turkmenistan/ Morte di un Turkmenbashi
L'antica via della seta, dopo aver attraversato Tehran, si lascia il mar Caspio alle spalle e si inoltra nella steppa sconfinata in direzione di Samarcanda. La prima terra che solca è il Turkmenistan.
Una terra di turchi nomadici, poco inclini all'islamismo e in parte russificati dopo un secolo di zar e soviet. Per i Turkmeni il comunismo non è mai finito, ha solo cambiato pelle. Si chiama Turkmenbashi. Saparmurat Niyazov, quando a Mosca è caduta l'Urss, ha mantenuto il potere, erigendo un culto della personalità orwelliano. Gradualmente, grazie al gas di cui il suo Paese è ricco, e che noi compriamo per il riscaldamento l'inverno.
Niyazov ha scritto un libro di precetti e folklore epico, la Ruhnama. Tutti i cittadini devono imparare a memoria il testo. Conoscerlo è necessario per superare il "test di moralità" richiesto per una patente di guida. Gli insegnanti sono tenuti a conoscerlo e diffonderlo, pena il licenziamento. Sono anche invitati a scrivere periodicamente sui giornali, elogi filologici della Ruhnama. I medici giurano non su Ippocrate, ma su Turkmenbashi. Nessun uomo deve portare la barba, nessun cane può trovarsi ad Ashgabat, perché puzza. Nel deserto del Karakorum, dove d'estate si toccano i 50 gradi, è in costruzione un' enorme pista di pattinaggio sul ghiaccio.
Ma anche i Turkmenbashi muoiono. Un infarto ha stroncato Niyazov lo scorso dicembre. Un oscuro ex primo ministro, forse figlio illegittimo del presidente, Gurbanguly Berdimuhammedov, ha assunto il potere. Ha convocato elezioni, ottenendo l'89% dei voti. E' proprio vero che morto un Turkmenbashi, se ne fa un altro.
Sotto, alcune immagini di Ashgabat e dei deliranti progetti di Niyazov.