Come nell'Odissea, Desmond riesce a telefonare a Penelope dopo 8 anni. A causa dell'elettromagnetismo dell'isola, la mente di Desmond viaggia tra passato e futuro, ma rischia di portarlo alla morte per i continui sbalzi temporali. Solo una persona importante, che ci sia in entrambi i tempi, una costante, può rendere il suo presente stabile, può dargli un significato che lo salvi dalla pazzia. E dalla morte.
La fantascienza è ridicola, ma la metafora mi ha commosso molto. E' l'amore la costante che dà un senso allo scorrere del tempo. Forse ritroverò anch'io tra 8 anni, quella persona che dava un senso al mio ultimo passato?
Le lacrime secche sulle guance, raccontavo questo a Leila, la mia coinquilina. Ha riso e poi ha cambiato discorso. "Allora, dov'è la neve che dicevi sarebbe caduta oggi?" "Lo so, ho aspettato tutto l'inverno, ma sembra che ci voglia un miracolo. Forse bisogna credere nei miracoli".
Fumo una sigaretta sulla terrazza e penso che sarebbe un miracolo anche ritrovarsi tra 8 anni. Il sole è debole, alcune nuvole nere rigano il cielo, non fa nemmeno così freddo. E mentre osservo pensieroso il fumo che lascia la mia bocca, prendono a cadere quei fiocchi di neve attesi tanto a lungo..
Un'unità di pensiero, una coincidenza surreale. Un segno? Questa neve nel sole, alla fine dell'inverno.
2 commenti:
Olè, finalmente ho visto quella puntata (la più demenziale, sinceramente), mi sono ricordato di questo post e sono venuto a commentare.
Ovvio, si tratta di questioni soggettive, ma il tempo rivoluziona e ridimensiona i sentimenti passati. E non ci mette neanche molto.
Chi invece stagna per anni in un lutto del genere senza elaborarlo, spesso ha trovato nel lutto stesso uno sfogo narcisistico, oppure sfrutta la sofferenza come un bell'alibi per non prendersi la responsabilità di andare avanti e crescere.
E' vero, quella puntata è campata per aria e nella vita gli amori non si infrangono perché uno dei due finisce intrappolato su un'isola ignota dai poteri paranormali per 8 anni.
Sono passati quasi 3 mesi da allora e sono d'accordo che non si può stagnare nel lutto. Sia se hai un minimo di amore per te stesso, o per la vita, che comunque ti chiama avanti.
Però, tra lo strapparsi i capelli e il dimenticare, credo che resti, a lungo, un senso di speranza e un'incapacità di legarsi ad altri.
Questo è quello che mi sta succedendo. E credo che succederà ancora per un bel po'. Chissà!
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