Mi piace quando si alza la bise, la bizza. Si squarcia il grigiore, spazzate le nuvole, tremano gli alberi. E' notte. Conto tutte le stelle, come mai le ho viste prima. Seguo il leone, il mio segno, con il dito. Accarezzo la criniera fino a Regolo, passo la mano sul dorso. Denebula, sulla punta della coda, porta verso Arturo, luce rapida e radiosa.
Intorno, la città ulula. I camini singhiozzano, le tegole danno un rumore sordo. E' la città che si ribella al suo silenzio quotidiano. E' la città che mostra il suo lato oscuro. Quello che non si lascia osservare dietro alle strade pulite e ai completi in giacca e cravatta.
E intanto il vento congela il viso, ti entra nel corpo e nella mente. Sputa fiocchi di neve. Come falene, sotto le luci dei lampioni.
Ginevra, la sua gelida tempesta furiosa, paura che esalta.
1 commento:
magnifico.
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