In principio fu l'euro. A superare la parità con il dollaro, nell'autunno 2002. Neanche un anno dopo l'introduzione di quella moneta che moltissimi scettici Americani dichiaravano morta in culla fino a pochi mesi prima. E oggi un euro vale più di un dollaro e mezzo.
Poi fu la sterlina. A doppiare la soglia psicologica dei 2dollari per pound. Un anno fa.
E poi cominciano altre umiliazioni. Un paio di mesi fa è il loonie, il dollaro canadese a diventare più forte del dollaro. I cugini sfortunati del Nord, improvvisamente avidi shopper per le strade di New York, Chicago e Seattle.
Venerdì scorso, l'ultimo record storico. Il franco svizzero, questa moneta inutile che serve solo a contare cioccolata e lingotti d'oro, ha rotto per la prima volta la parità con il biglietto verde.
In pole position per il sorpasso restano il dollaro australiano (1$=1,07 AUD), quindi il dollaro di Singapore (1,38) e, udite udite, la lira turca (1,26).
Considerando che la Svizzera è un Paese carissimo già per chi percepisce un reddito in euro, i miei colleghi americani stanno seriamente pensando di traslocare dalla Switzerland al Swaziland.
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