A sfogliare l'annuario ISTAT 2008, si possono trovare tutti i motivi che fanno dell'Italia un paese anomalo a livello europeo.
Ad esempio, è chiaro che un Paese vecchio (con 1 over65 e mezzo per ogni under15), dove il 25% della popolazione ha solo la licenza elementare (! - sì, nemmeno media - e al 70% tra gli over65), è un Paese a forte deriva autoritaria, e a bassa coscienza democratica. Inoltre, poco meno di un terzo (32,5%) ha finito le scuole superiori, mentre solo il 10% è laureato.
Se questo può spiegare in parte il berlusconismo, altri dati mostrano la difficoltà di fare politica in un Paese altamente eterogeneo.
Al Sud i matrimoni religiosi sono l'80% del totale, mentre il Nord (53%) e il Centro (59%) sono ormai prossimi a diventare società a maggioranza laica, dato che il trend è in discesa. Questo la dice lunga sui rapporti tra politica e chiesa, ma anche dovrebbe suggerire al PD, che nel centronord è meglio lasciare alla destra il corteggiamento dei cattolici.
Elementi di speranza: gli under18 sono al 90% iscritti alla scuola superiore. Il 71% delle ragazze continua con l'università (i ragazzi, solo il 61%) e tra i 25enni di oggi il 24% delle ragazze sono laureate, mentre tra i maschi il dato scende al 17%. Dati più che doppi rispetto al totale della popolazione.
Insomma: forse quando tutti questi vecchi ignoranti che infestano il nostro paese saranno nella tomba, saremo anche noi un popolo più sveglio, meno pronto a farsi fregare dalla demagogia. E magari con molte più donne in posizioni di prestigio e potere.
1 commento:
Io sono solo parzialmente d'accordo con ciò che scrivi.
Non credo - ad esempio - che il grado di "coscienza democratica" sia direttamente e/o strettamente correlato con il livello di scolarizzazione.
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