venerdì 22 febbraio 2008

Il Flagello Laico - di Paola Cortellesi

Il flagello laico è entrato nel PD. Onore ai Radicali, che nella politica italiana di primedonne altezzose, sanno accettare compromessi con grande furbizia e intelligenza strategica.

giovedì 21 febbraio 2008

Maggio porta le adozioni per i single

Dall'Ansa: il Consiglio d'Europa estenderà le adozioni per i single e le coppie eterosessuali di fatto. Thanks Europe for existing!

Peter Von Poehl - The Story Of The Impossible

Andare dormendo, dormire andando.

Kosovo/ Il modello italiano

Dell’Italia si parla sempre male, ma con orgoglio posso dire che sulla tutela delle minoranze dovrebbero imparare da noi. Il regime fascista cercò di italianizzare con l’immigrazione e la repressione le terre abitate da altre etnie (più duramente con Croati e Sloveni), ma mai applicò lo strumento della pulizia etnica come fece la Iugoslavia del folle Milosevic con gli Albanesi del Kosovo.

Arrivò la democrazia e si capì che per conservare il diritto a governare terre abitate da non-italiani era necessario uno slancio di autorevolezza morale. E questo fu inscritto nella nostra Costituzione: una miscela di diritti civili e di pragmatismo economico. Solo un esempio: Vallée d’Aoste e Sudtirol, territori tra i più ricchi d’Italia, ricevono fondi dallo Stato italiano più di quanti ne versino. Anche in Serbia cadde il regime nel 2002. Ma da allora i politici serbi continuano a parlare del Kosovo in termini nazionalistici: terra serba, sangue serbo, culla della civiltà serba, etc.

A chi sostiene che del Kosovo indipendente se ne gioverà solo il narcotraffico e il riciclaggio di denaro sporco, rispondo con due annotazioni. 1) Non riesco a credere che i Kosovari siano tutti criminali, così come non ritengo i Siciliani tutti mafiosi o i Sardi tutti banditi. 2) Se l’ONU non riconoscerà il Kosovo, per via del veto della Russia (e forse della Cina), l’isolamento che ne seguirà favorirà le attività illecite che si temono. E non il contrario.

A chi sostiene che il Kosovo è un pericoloso precedente che mina le basi del diritto internazionale, tre annotazioni. 1) Non mi risulta che Abkhazia, Cecenia, Transdnistria, Paesi Baschi etc, siano dei protettorati de facto dell’ONU (risoluzione 1244 del 1999) come lo è stato il Kosovo da nove anni. Lo status del Kosovo è più unico che raro ed è ricalcato su quello della Bosnia Erzegovina, dove l’ONU si è stabilita, ricordiamolo ancora una volta, per fermare una guerra e dei massacri interetnici. 2) Le leggi cambiano e anche il diritto internazionale può cambiare. D’altra parte che cos’è la legge se non una convenzione decisa da una maggioranza? 3) Con quale diritto si può pretendere da un popolo di essere governato da un altro che ha cercato di ucciderlo, deportarlo o ghettizzarlo? Con quale ipocrisia siamo solidali con i Palestinesi ma non con i Kosovari?

Per me, il principio di autodeterminazione dei popoli conta più dello status quo di una legge. Anche i matrimoni sono dei contratti, ma se l’amore finisce, c’è il divorzio.

mercoledì 20 febbraio 2008

Cipro/ Xenofobia Pura

Gorgeous Nicosia
No, non voglio dire che Cipro è xenofobo. Sono io che sono profondamente ciprofobo. Questo piccolo membro dell'Unione Europea, già conosciuto sotto il suo vero nome: Caccola, stimola in me un illimitato disprezzo. Vediamo alcuni motivi:

- ottenuta l'indipendenza dai Britannici nel 1960, i Greco-ciprioti sono stati governati per 17 anni dall'Arcivescovo ortodosso Makarios III, fino al giorno della sua morte. Non mi risulta che, oltre al Vaticano, ci siano nazioni governate da un prete. Ma potrei sbagliarmi.
- Cipro entra nell'UE nel 2004 grazie a un ricatto. L'UE non voleva far entrare uno Stato diviso, con la questione irrisolta dei Turchi di Cipro Nord, ma la Grecia minacciò di porre il veto contro l'adesione degli altri 11 candidati di allora. Insomma, o Cipro o Estonialettonialituaniapoloniarepubblicacecaslovacchiaungheriaromaniabulgariasloveniamalta.
- Nell'aprile 2004, alla vigilia dell'allargamento UE, un ragionevole compromesso stilato dall'ONU che doveva riunificare l'isola, è stato approvato per referendum dai Turchi di Cipro Nord, ma rifiutato da Cipro Sud. Perché accollarsi pure i Turchi quando le porte dell'UE erano già aperte per i Greci?
- Il reato di sodomia e la pena di morte sono stati aboliti da Cipro solo durante i negoziati con l'UE. Più del 90% dei Ciprioti crede in Dio e ritiene l'omosessualità un male. Il riciclaggio di denaro sporco dal Medioriente invece è un business.
- Cipro usa il potere di veto nell'UE più di ogni altro membro. Con la sua popolazione di 700.000 anime, congela il negoziato con la Turchia (70.000.000) nel 2006. Punching above one's weight.
- Cipro non riconosce il Kosovo e contribuisce a dividere l'UE. Teme che possa essere un precedente per la Cipro Nord turcofona. Ma certo, i nord-ciprioti vivono in un limbo legale dal 1974, chi se ne frega se non possono entrare in quei fighi club per nazioni in cui sta Cipro Sud. Pazienza, se le merci e le persone per andare e venire da Cipro Nord devono transitare per la Turchia perché porti e aeroporti sono chiusi.

Il 24 febbraio, ballottaggio presidenziale tra Christofias (comunista) e Kassoulides (conservatore). Papadopoulos, l'intransigente presidente uscente, è stato sconfitto al primo turno. Forse, la pace e la riunificazione saranno più vicine. In quel caso, potrei cominciare ad essere meno ciprofobo.

lunedì 18 febbraio 2008

Omofobia/ Incendio al Coming Out, Roma


Resistete ragazze.. Non fatevi spaventare, ha da finì 'a nuttata.
E' per episodi come questo che, Disonorevole Binetti, era importante una legge che punisse l'omofobia.

Aneddoti/ L'Italia vista da Oltralpe

Ore 15, 25. Lezione di Economia delle Interazioni Sociali. Il professor Thierry Verdier spiega:

"per comprendere come la cooperazione tra individui sia un concetto che va oltre la razionalità economica, vi offro un esempio. Trovate un portafoglio per terra: non conoscete chi l'ha perso né ci sono passanti che vi osservano. Molto probabilmente sarete spinti ad andare alla polizia e a consegnare il portafoglio. Da cosa dipende allora l'onestà? Alcuni di voi diranno 'dal luogo'. In effetti, la cooperazione disinteressata avverrà con certezza in Svezia, mentre in Italia si fregheranno il vostro portafoglio".

Per il resto della lezione ho cercato di nascondere il più possibile il mio accento italico.

sabato 16 febbraio 2008

I 12 punti di Veltroni/ Cosa mi delude

Non mi sorprende che da questo manifesto sia assente una qualsiasi menzione ai diritti per le coppie di fatto e per i gay. Il 2007 in Italia è stato come una nube radioattiva per questo tema: se ne riparlerà quando l'ultimo atomo di uranio sarà decaduto.

Vediamo come il PD rilancerà l'Italia:
- Istruzione: le nostre università, in deficit di meritocrazia, autonomia e finanziamenti, vedranno i loro problemi magicamente risolti da centinaia di nuovi alloggi per studenti. E certo, mica vogliamo mettere il numero chiuso! Creiamo una stanza per ognuno dei 180.000 studenti della Sapienza!
- Giustizia: è sacrosanto che i condannati (in quale grado? al primo o al quinto? non si sa) non possano candidarsi in Parlamento. Ma è questo il solo problema che rende l'Italia un Paese anormale? O forse la lunghezza dei processi civili e penali è un male trascurabile? E' come se tra curare un cancro e un'unghia incarnita, un medico scegliesse di dare la precedenza all'unghia.

E poi, piogge di soldi a tutti. Neonati, autostrade, detrazioni fiscali... Il PD sceglie di offrire agli elettori COSE. Per il manifesto di Veltroni il sistema Italia funziona bene così: non c'è bisogno di riforme strutturali. Il mercato del lavoro non si riforma, si danno 4 euro ai precari e tutti via alla Notte Bianca! In effetti, lo stesso Veltroni ha sostenuto che "non è l'Italia che deve rialzarsi ma la politica". E questo manifesto è proprio così, cambiano le politiche ma non si pretende di cambiare il Paese. E' il modello Roma applicato all'Italia, quello degli investimenti in metrò, festival e piazze pedonalizzate. Nuovi asili nido e un po' di Gay Village per far stare buoni i pederasti.

Scompare infine, e questo è un grave passo indietro rispetto al Manifesto dell'Unione del 2006, qualsiasi accenno a: conflitto d'interessi, regolamentazione del sistema radiotelevisivo, autonomia della RAI dalla politica.

In breve: i 12 punti di Veltroni sono degli obiettivi ottimi e necessari. In un programma davvero riformista, però, sarebbero soltanto dei dettagli secondari. Risplendono di luce riflessa, solo perché dall'altra parte c'è il solito nulla di Berlusconi.

Debole. Voto: 6 --

mercoledì 6 febbraio 2008

Un Anno di Blog


Today/ Is The Day

Geniale arte svedese. Qui il link.

UE/ Avere il mal di Bruxelles

Il richiamo della foresta italica.
Franco Frattini annuncia che lascerà l'incarico di Commissario UE alla Giustizia, nonché Vicepresidente della Commissione per degli orizzonti molto più prestigiosi: tornare in Italia nella prospettiva di salire a bordo di un governo Berlusconi III. Già nel 1972, il primo presidente italiano della Commissione CEE, Franco Maria Malfatti, lasciò l'incarico per tornare ad occuparsi di politica italiana.
Sembra paradossale, ma molti uomini che inviamo a Bruxelles (le donne no, sono su un altro livello, vedi la Bonino) trovano più interessante giocare un ruolo marginale in un Paese di medio interesse come l'Italia, piuttosto che gestire le sorti di 500.000.000 di europei. Il portafoglio di Frattini, la Giustizia, è tanto più importante nel momento in cui il nuovo Trattato di Lisbona la trasforma in un'area soggetta a decisioni prese a maggioranza qualificata ed elimina i veti nazionali. Proprio come per il mercato interno e l'economia.
Come mai, poi, ci stupiamo quando nessun Italiano è nominato per cariche internazionali? Forse anche perché affidare un organismo nelle mani di un Italiano contiene l'alto rischio che costui lo abbandoni a metà mandato per correre dietro a chissà quali mirabolanti incarichi elargiti dal potente di turno.
E' proprio vero che tira più un pelo di Silvio che un carro d'Europa.

domenica 3 febbraio 2008

UK/ Ignoranza si dice Ignorance

Gli Inglesi hanno preso in prestito dal tedesco la parola Schadenfreude, che vuol dire rallegrarsi per le sfighe altrui. In questo caso, è davvero appropriata. Nel frattempo, Winston Churchill si rigira nella sua tomba immaginaria.